Comunicare è conoscersi?
Analizziamo come la comunicazione di oggi ha cambiato la nostra esistenza. Lo facciamo, sperando, di essere solo un “mezzo” utile alla comprensione e alla riflessione.
L’argomentazione di oggi, parte dopo la lettura di un interessante articolo sul “un quotidiano locale”, pubblicato lo scorso anno, che risaltava, la mancanza di comunicazione tra mamme e figli, grazie all’uso della nuova app, che hanno cambiato le sorti della nostra vita, “Whatsapp”. Nell’articolo si evidenziava come le mamme comunicano, ormai, attraverso la sopra citata piattaforma e non con utilizzo della classica comunicazione verbale. Ormai si utilizzano questi mezzi di comunicazione che da un lato hanno migliorato il nostro approccio alla vita, ma dall’altro ci hanno reso vittime della loro stessa funzionalità.
L’articolo sopra menzionato descrive realmente, a mio modo di vedere, la situazione odierna. Oggi, non dedichiamo tempo ai nostri figli, ma dedichiamo del tempo a quelle tecnologie che ci stanno annebbiando il cervello e la vista. Non vi è più feedback tra genitori e figli ma neanche tra persone. Questo dato dovrebbe far riflettere….!!!!
Infatti, l’elemento qui preso a specie, è studiato dai maggiori, filosofi e sociologi del nostro tempo. A volte, tali studi non ci aiutano a trovare una via perseguibile per il miglioramento dell’esistenza, ma aggiungono altre domande, e così il cerchio dura all’infinito. Un cerchio dove l’uomo ha perso il suo raziocinio e ha trovato il suo esatto contrario.
E’ vero, non si può fare di tutta l’erba un fascio, e non si può tantomeno generalizzare, ma è pur comprensibile che ciò che stiamo vivendo, se da un lato meraviglia per la sua facilità d’esecuzione, dall’altro spaventa. Spaventa in un modo sproporzionato e dà un effetto vertiginoso al sistema sociale ed economico del nostro tempo.
Ciò che emerge è appunto il dato di un nuovo modo di comunicazione. Oggi la comunicazione differisce da quelle che si gustava un tempo. La comunicazione intesa come informazione è di facile reperibilità, grazie all’era di Internet. La rete è il mezzo più usato per realizzare un’informazione, e quindi, dare un certo tipo di comunicazione. Ci mettiamo forse meno di “10 secondi” per avere una notizia e non abbiamo bisogno dell’esclusiva dei tg o dei format che hanno reso questo mondo, sempre più vittima del “talk show”. Comunichiamo attraverso i social e utilizziamo i nickname per nasconderci dietro a un profilo per interagire con gli utenti della rete. Stiamo ore a visualizzare su “Facebook”, cosa stanno facendo i nostri amici e cosa pensano, e miriamo ad avere più amici e seguaci possibili. Usiamo tutti i social per sentirci parte integrante di questa società e non ci rendiamo conto che la stiamo completamente perdendo.
Perdiamo il senso che ha tenuto unito il nostro mondo e lo facciamo rimanendo fermi come “manichini” avidi all’ascolto. Si continua a vivere credendo che queste siano solo parole e mezzi legate alla tradizione, e per questo passate come “vecchie”, e non si pensa che la nostra società si stia consumando lentamente.
La comunicazione via web, quella via “device” di nuova generazione, ha distolto nel nuovo secolo, la libertà della parola, ed ha appreso che l’uomo è la macchina più facile da manipolare.
Beh…il discorso non finisce di certo qui e sarebbe troppo lungo per chiuderlo in un post notturno, ma il dato che si vuole far evidenziare, mi pare che sia abbastanza evidente. Speriamo che questa società, presto cambi il suo rullino di marcia. A quanto vedo saremo destinati a vivere in tale amplesso per molto tempo ancora….
Alla fine:
La comunicazione aiuterebbe l’uomo a conoscere se stesso e i suoi simili. Sì può dare una risposta positiva al quesito nato per l’argomentazione odierna. Tuttavia, comunicare non è sempre sinonimo di conoscenza e di conoscenza di se stessi. Si scontra sempre con la linea verde del pensiero dell’uomo, che differisce da essere a essere e alimenta la sua esistenza. La comunicazione è però il valico dell’esistenza e dell’essenza umana. Nonostante vi siano perse le redini di quella comunicazione usata dai nostri padri, rimane lo stesso, il punto cardine dell’uomo. Pur comunicando in maniera erronea, ottiene quel risultato falsato che è pur sempre comunicazione.
Ma tutto questo è un’altra storia…c ritorneremo nei prossimi giorni!!!
Continuate a seguirci!!!