Anche se mi si potrebbe accusare di non essere oggettiva, posso affermare con fierezza che Roma è bella tutta, da nord a sud, da est a ovest. Certamente però ciò che attrae maggiormente i turisti, e non solo, è il centro, un luogo incantato con piazze, monumenti, chiese e resti romani. Ad ogni passo bisogna stare attenti per cogliere tutte le sfumature e le gemme che solo la città eterna è in grado di regalare.
Inizierei questo percorso da quella che potremmo definire la regina delle piazze romane: piazza del Popolo. L'origine del nome non è certa, pare non si riferisca al popolo in quanto persone, ma alla parola latina “populus” ovvero pioppo, probabilmente perché li nei dintorni vi era sepolto nerone, la cui tomba era circondata di pioppi. Secondo un'altra teoria il nome deriva dal fatto che Papa Papa Pasquale II fece costruire a ridosso delle mura aureliane una cappella, a spese del popolo romano (quella su cui poi sarebbe sorta la chiesa attuale di Santa Maria del Popolo), e visto che la Madonna fu chiamata “del popolo” è probabile che anche la piazza in seguito fu chiamata così. La chiesa è un gioiello inestimabile a cui hanno lavorato artisti del calibro di Bernini, Carracci, Raffaello e Pinturicchio.
Per quanto riguarda la piazza possiamo dire che essa è il frutto di una stratificazione architettonica avvenuta nel corso dei secoli in cui hanno messo mano diversi artisti e architetti tra cui Valadier. Proseguendo il nostro percorso e guardando verso via del Corso (che in epoca romana era la via “Lata” ovvero la via più grande), vediamo le due chiese gemelle che fanno da “spartitraffico” al cosiddetto tridente. Le due chiese, Santa Maria in Montesanto (1675) e Santa Maria dei Miracoli (1678), vengono costruite per volere di Alessandro VII, con i lavori cominciati da Carlo Rainaldi e completati da Gian Lorenzo Bernini, con la collaborazione di Carlo Fontana. Via del Corso la conosciamo tutti: chi da giovane non ha fatto le cosiddette “vasche”, termine in dialetto romano per descrivere l'atto di passeggiare su e giù per la via senza comprare nulla? Parallele alla via più famosa di Roma troviamo a destra via di Ripeta e a sinistra via del Babuino, e sarà proprio di quest'ultima che parleremo. Il nome deriva da una statua posta sopra una fontana a uso dei cittadini in cui era raffigurato un Sileno, divinità classica. La statua divenne famosa per la sua bruttezza e assunse l'appellativo di “er babuino”, e fu così che la strada cambiò nome. Attraversando tutta via del Babuino giungiamo in un'altra piazza famosissima e ammiratissima di Roma: Piazza di Spagna.
Se entrata in piazza da via Condotti (la famosissima via dello shopping delle grandi firme) non potete non restare incantanti dalla magia che ci regala la scalinata di Trinità dei monti sulla cui cima troneggia la chiesa omonima. Al centro della piazza troviamo la famosa Barcaccia, fontana opera del Bernini costruita in ricordo di un alluvione che colpì la città di Roma. Non tutti sanno che l'acqua usata per la Barcaccia è presa dall'acquedotto dell'Acqua Vergine, lo stesso che alimenta nella sua parte finale l'iconica fontana di Trevi. Nonostante la chiesa, la scalinata e la barcaccia sembrino progettate insieme per dare un effetto mozzafiato a chi le osserva, bisogna specificare che questi tre monumenti vennero progettati e realizzati separatamente, e ce ne accorgiamo guardandoli meglio, poiché non sono affatto allineati.
Vorrei concludere questo percorso parlando di un monumento romano di grande importanza: il Pantheon. Il termine “pantheon” sta a significare un luogo di culto casa di tutti gli dei, un po' come il Partenone ad Atene. Fu fondato nel 27 a.C. dall'arpinate Marco Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall'imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C., dopo che gli incendi dell'80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea. Ciò che colpisce è certamente il tetto: una cupola che termina con un foro al suo centro detto “oculo”. La cupola del Pantheon è ancora oggi una delle più grandi del mondo, e nello specifico la più grande costruita in calcestruzzo non armato. Successivamente il Pantheon divenne una chiesa e lo ricordiamo anche per aver dato sepoltura a uomini illustri tra cui Raffaello.
Molto altro ci sarebbe da dire, questo percorso è solo per “grattare la superficie”. Il mio consiglio è quello di armarvi di scarpe comode e di fare una bella passeggiata attraverso la storia.