Palazzo Spada è uno degli edifici più belli e rinomati del 500 romano. Oggi è sede di due importantissime istituzioni: il consiglio di stato e la galleria spada.
Il palazzo, che nel tempo passò di proprietario in proprietario, fu costruito nel 1540 su commissione del cardinale Girolamo Recanati Capodiferro. L’architetto scelto fu Bartolomeo Baronino, ma fu la squadra coordinata da Giulio Mazzoni a realizzare gli splendidi stucchi che vediamo sia all’esterno che all’interno del palazzo. Sarà utile gettare uno sguardo approfondito su queste decorazioni: quelle scultoree in stucco, in stile manieristico, nella facciata del palazzo e del cortile, con sculture all’interno di nicchie incorniciate da ghirlande di fiori e frutta, grottesche e scene di significato simbolico in bassorilievo fra le piccole finestre del mezzanino, ne fanno la più ricca facciata del Cinquecento romano. Le statue del primo piano rappresentano Traiano, Pompeo, Fabio Massimo, Romolo, Numa Pompilio, Marco Claudio Marcello, Giulio Cesare e Augusto. Nel cortile, invece, sono collocate le statue di Ercole, Marte, Venere, Giunone, Giove, Proserpina, Minerva, Mercurio, Anfitrite, Nettuno e Plutone. Dalle statue e dalle decorazioni possiamo certamente capire quanto il modello romano (e quindi classico) sia stato importante per la decorazione di questo palazzo.
Nel 1632 il cardinale Bernardino Spada comprò il palazzo e incaricò uno dei più grandi artisti dell’epoca, Francesco Borromini, di modificare il palazzo secondo il gusto e lo stile seicentesco. Borromini allora, oltre a compiere le dovute modifiche e ritocchi, realizzò la galleria prospettica, o per essere più precisi la falsa prospettiva, nell’androne di accesso al cortile. Per realizzarla Borromini si fece aiutare da un matematico.
Fu nel 1927 che il palazzo e la galleria passarono nelle mani dello stato italiano che le acquistò e fece del palazzo la sede del consiglio di stato.
Non dimentichiamoci però della galleria, custode di piccoli capolavori. Il museo è strutturato in quattro sale e ad oggi è uno dei pochi esempi di pinacoteca antica. La maggior parte delle opere esposte deriva dalla collezione di Bernardino Spada e, in misura minore, da altre collezioni, tra cui quella di Viriglio Spada.
All’interno troviamo opere di Andrea del Sarto, Brueghel il vecchio, Artemisia Gentileschi, Guercino, Parmigianino, Guido Reni, Tiziano, Dürer, Rubens, Annibale Caracci e molti altri.
Un capolavoro sia dentro che fuori, Palazzo spada è un appuntamento da non mancare se si vogliono scoprire tutte le bellezze di Roma.
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