Vivere a Roma e non aver mai visitato i resti dell’antica Ostia significa proprio aver perso una grande opportunità di viaggiare nel tempo.
Ad Ostia Antica, infatti, è possibile scoprire come era organizzata la società e come si svolgeva la vita quotidiana ai tempi dell’impero.
Passeggiare per Ostia significa esplorare strade, case private e edifici pubblici di questa “piccola Roma” , che contava più di 50 mila abitanti.
Era la ”bocca” della capitale attraverso la quale arrivava dal mare ogni sorta di mercanzia e popolazione. Una città, vivace, tumultuosa, multirazziale come tutte le città portuali, rimasta quasi intatta nel suo impianto, nonostante i secoli trascorsi.
Si può addirittura entrare in quelli che erano veri e propri ‘bar’, purtroppo per noi sprovvisti di caffé o nelle case, in quelle povere ma anche in quelle ricche, molte delle quali ancora conservano la decorazione originaria, un vero e proprio salto indietro nel tempo.
Percorrere le sue strade principali e i vicoli bui ricoperti ancora dall’antico basolato ed entrare nelle Si può comprendere come si manifestava la religiosità, sia nella sfera pubblica sia in quella privata.
Si può andare a teatro, ancora oggi funzionante e con una interessante stagione estiva e poi
visitare le numerose terme, per capire come piacevole fosse passarvi la vita.
Però per quanto riguarda i bagni pubblici, probabilmente ci sorprenderanno un po’, per i “particolari” costumi igienici.
Prima, orgogliosa, colonia di Roma, fondata nel IV sec. a.C., anche se le fonti fanno risalire la creazione al tempo dei re, quando Anco Marzio conquistò le saline dell’etrusca Veio.
Grazie anche all’interessamento e alla munificenza degli imperatori diventerà splendida e movimentatissima in epoca imperiale, con case di più piani, le famose insulae, che dovevano sembrare grattacieli agli occhi dei provinciali in visita.
Morirà lentamente, accompagnando il declino di Roma e solo gli scavi del secolo scorso la risveglieranno dal suo destino di Bella Addormentata.
Non manco a citarla ai gruppi scolastici.