Piazza Navona, oggi simbolo del periodo barocco a Roma, fu costruita prima dell’ 86 dall’imperatore Domiziano. Il suo uso però era ben diverso da ciò che possiamo vedere oggi: nella piazza infatti sorgeva uno stadio (appunto lo stadio di Domiziano) utilizzato principalmente per le gare di atletica. La leggenda vuole che il nome della (Navona) derivi dall’usanza, in epoca romana, di riempire la piazza d’acqua per poi far gareggiare le navi tra loro. In verità non vi è certezza che lo stadio fosse adibito alle battaglie navali, è probabile infatti che il nome derivi da una storpiatura, avvenuta nel corso dei secoli, della parola Agones (il passaggio deve essere stato Agones – N’agone – Navone – Navona), parola di origine greca poi entrata in uso nella lingua latina che significa “gare”.
Ma ora sarà opportuno affrontare la storia di questo luogo dalla sua creazione fino alla sua trasformazione in età barocca.
Come detto in precedenza in epoca romana vi era lo stadio di Domiziano, la struttura era lunga 276 metri, larga 106 e poteva ospitare 30.000 spettatori.
Lo stadio era riccamente decorato con alcune statue, una delle quali è quella di Pasquino, ora nell’omonima piazza di fianco a Piazza Navona. Oggi Piazza Navona è un simbolo della Roma barocca, con elementi architettonici e scultorici di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini, Girolamo Rainaldi e Pietro da Cortona. La piazza doveva celebrare la grandezza della famiglia Pamphili ed Innocenzo X (nato Giovanni Battista Pamphilj) volle che vi si erigesse il palazzo omonimo e che la piazza fosse ornata con opere di valore.
Certamente l’opera più famosa, che spicca al centro della piazza, è la fontana dei Quattro Fiumi. Realizzata da Bernini tra il 1648 e il 1651 è una delle maggiori espressioni del barocco romano e dell’ingegno dell’artista. Le quattro figure, sedute in pose contrastanti, impersonano i grandi fiumi dei quattro continenti: il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio della Plata. La fontana, coronata dalla colomba dello Spirito Santo fu anche interpretata come simbolo del trionfo della Chiesa sulle quattro parti del mondo. Molti di voi conosceranno sicuramente la storia nata tra la fontana e la chiesa di Sant’Agnese in Agone: secondo la tradizione il Bernini rivale al contemporaneo Borromini, abbia costruito il personaggio che nella fontana impersona il Rio della Plata in atto di alzare la mano verso la prospiciente chiesa di S. Agnese, straordinaria opera del Borromini, in segno di difesa per un imminente crollo. Questa storia nonostante ci faccia sorridere purtroppo non è vera: come sappiamo infatti la fontana è precedente la chiesa.
Altro gioiello che sia affaccia sulla piazza è certamente la chiesa di Sant’Agnese in Agone. La chiesa fu dedicata appunto ad Agnese, fanciulla che subì il martirio proprio nello stadio di Domiziano per essersi negata ad un Consules romano poiché voleva votare la sua vita al Signore.
Dall’VIII secolo questo divenne un luogo di culto e sull’oratorio che vi era in precedenza vi si costruì nel 1123. per volere di papa Callisto II, una basilica.
Fu in epoca barocca che la struttura subì un cambiamento radicale: la chiesa ebbe un primo progetto disegnato nel 1652 da Girolamo Rainaldi. Il committente fu papa Innocenzo X Pamphili, il cui monumento funebre si trova all’interno della chiesa. La famiglia aveva ampi possedimenti nella piazza e la chiesa doveva essere una specie di cappella privata annessa al palazzo di famiglia che si trova accanto.
Negli anni 1653-1657 i lavori proseguirono sotto la direzione di Francesco Borromini. Borromini cambiò in parte il progetto originale; tra le altre cose aumentò la distanza tra le due torri integrate nel prospetto ed ideò l’impostazione della facciata concava per dare più risalto alla cupola.
Nel 1672 la costruzione fu completata da Carlo Rainaldi, il figlio dell’architetto che aveva cominciato i lavori.
Questa chiesa è uno dei fiori all’occhiello del barocco romano, tappa fondamentale per tutti coloro che vogliono vedere questo periodo e “studiarlo” dai maggiori esponenti.
Il Festival Medievale di San Giorgio Morgeto: Un Viaggio nel Tempo tra Storia, Cultura e Tradizione
Il Festival Medievale di San Giorgio Morgeto, che si svolge ogni anno nel cuore della Calabria, è un evento di...
Leggi di piùDetails