“Medeae…da Euripide in poi”. E’ il titolo dell’atteso spettacolo teatrale che, su concessione del Ministero della cultura, si svolgerà mercoledì 25 agosto (ore21,30) presso la suggestiva location del Tempio di Nettuno. L’iniziativa è stata messa punto dall’Accademia Magna Graecia & TeatrineditoAMG, nell’ambito della rassegna teatrale estiva “…dal Mito a + ∞”.
Nel titolo dello spettacolo il genitivo latino del nome (Medea, ae), ossia “di Medea” : un intenso e delicato susseguirsi, legato da un filo di sangue, di quanto la letteratura di ogni tempo abbia dedicato a Medea.
Lo spettacolo rappresenta il viaggio di Medea, la visione globale del ruolo che questo personaggio ha avuto nel corso dei secoli. Euripide ha giocato sicuramente un ruolo decisivo.
Infatti, fa da spartiacque tra due modi diversi di interpretare questa figura. L’elemento centrale della leggenda di Medea, o meglio quello che era divenuto centrale dopo Euripide, l’infanticidio, era stata un’innovazione del tragediografo ateniese rispetto alla tradizione precedente.
Dopo il 431 avanti Cristo, la rappresentazione euripidea ha esercitato il suo influsso sulle letterature successive.
“Euripide, Seneca, Grillparzer, Alvaro, Pasolini, fino a Christa Wolf – spiega l’attrice e regista Sarah Falanga – sono compagni di questo viaggio teatrale verso Medea, per portare tutto quello che “di Medea” abbiamo imparato nei secoli”.
Poi Falanga aggiunge: “Vorrebbero chiuderci…chiudere occhi e bocca e modellarci il pensiero, deviarlo, impaurirlo. Ma il pubblico non vuole bugie,soltanto verità!
Dunque Medea torna in scena nonostante tutto…Richiestissimo l’incontro con il teatro, con la catarsi al cospetto della culla delle nostre radici: Paestum. I nostri spettacoli non distraggono, approfondiscono l’essenza di ogni uomo. Il pubblico vuole alimentarsi, non ubriacarsi di bugie! E il coraggio di Medea vince su tutto! Un particolare ringraziamento vaall’amministrazione comunale di Capaccio Paestum, al sindacoFranco Alfieri e alla Soprintendenza del Parco Archeologico di Paestum Velia, alla quale l’Accademia Magna Graecia è legata da un accordo di valorizzazione esclusivo da ormai undici anni”.
“Mi affascina – prosegue la regista dello spettacolo – il tentativo di giungere, per quanto possibile, alla base di tutte queste tradizioni, non con approccio scientifico, bensì come attrice e regista, con immaginazione e fantasia nutrite tuttavia da un’ampia conoscenza delle condizioni di vita di questa figura”.
“In scena sette Medee, che rivivono il tormento dell’uccisione come estrema ratio, fino a giungere all’epilogo che chiude il cerchio, che presagisce un nuovo inizio…il ritmo ininterrotto di un’esperienza che da secoli il personaggio è votato a donare al pubblico e dal quale non può esimersi (destino dal quale non può prescindere) ed in questo ciclo v’è l’eterno tormento, dal quale per sua stessa natura non può liberarsi nonostante l’estrema sofferenza di ogni spettacolo”
La grandezza di Medea sta nella sua tragicità, così cupa da renderla folle e incomprensibile; l’attualità del personaggio, oltre che nell’amore tradito e spezzato per sempre, risiede nella dolorosa condizione di esule. Una donna senza casa, né famiglia, senza più una terra; un’anima priva ormai di radici o appigli.
Tutti gli autori di Medea sono stati di supporto al riadattamento del testo, che va in scena leggero, lineare, moderno nell’essenza e nella messa in scena. A calcare il palco, oltre alla stessa regista, ci saranno anche gli attori Christian Mirone, Laura Mammone, Stefano Pascucci, Giusy Paolillo, Virginia Risso, Damiano Agresti, Marco Gallotti, Grazia Russo (danzatrice), Paola D’Ambrosio (violinista) Lorenzo Cacciapuoti e Giulia Guglielmotti. I costumi sono di Leticia Craig, mentre gli effetti sonori saranno curati da Davide Faraso.
Service audio-luci diGlobal Paestum srls. Per informazioni, prenotazioni (obbligatorie) e biglietti è attivo il numero di telefono: 333.7650338 (whatsapp). Si potrà partecipare allo spettacolo solo se muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19.