Una manifestazione civile di successo quella che si è tenuto ieri in piazza Re di Roma con Enrico Rizzi, dove sono stati ribaditi i fondamentali priorità sul diritto il rispetto degli animali, in particolare trattasi di una signora che dopo anni continua a catturare gatti per poi torturarli dentro casa. Nonostante le varie denunce e segnalazioni sembrerebbe che costei abbia proseguito indisturbata questa condotta delittuosa.
Trattasi di una ex psicologa che ha ricevuto persino un’ordinanza dall’ex Sindaco della Capitale Virginia Raggi al non detenere animali domestici in casa, attivando all’occorrenza una macchina di supporto psicologico.
Il blitz
Da un’ispezione delle forze dell’ordine nella casa della signora sono state rinvenute carcasse di gatti mummificati, conigli morti di stenti e torture. Infatti dopo ben 15 anni e decine di denunce si è svolto questo blitz che ha constatato persino che alcuni di questi gatti hanno perso la vita lanciandosi dalla finestra dell’abitazione pur cercando di salvarsi.
Tuttavia anche recentemente la donna è stata avvistata con un trasportino per animali, intenta a continuare imperterrita la cattura.
A proposito di ciò, si è mosso anche lo staff legale della Lega Nazionale Per La Difesa Del Cane, presentando una denuncia alla Procura di Roma, alla polizia locale e ai servizi sociali del VII municipio chiedendo controlli immediati nei confronti della signora e della sua abitazione in modo da verificare la presenza di animali.
“Una persona che tortura gli animali non si farà problemi un domani a torturare anche un uomo, una donna o un bambino” afferma Enrico Rizzi noto influencer che si batte per i diritti degli animali, rammentando che questa signora vive in mezzo alla spazzatura dentro casa. Egli lancia un appello, quello di fermare questa persona per la sicurezza di tutti.
Per chi desidererà partecipare alle future manifestazioni potrà farlo seguendo la pagina dell’influencer animalisti Enrico Rizzi .
Il noto influencer nei giorni scorsi si è anche occupato di salvare la vita ad alcuni cinghiali, catturati nella capitale, e proprio in questi giorni scopriamo che a seguito della normativa regionale nel Lazio, approvata nel collegato di agosto, è ora possibile sparare ai cinghiali anche nei territori delle aree protette.
La redazione