Siamo tutti dei fotoreporter e l’aggeggio che abbiamo a disposizione, incorporato nel nostro inseparabile smartphone, ci permette di ottenere dei risultati discreti senza la necessità di conoscere grandi nozioni tecniche.
Che viviamo in un mondo in cui l’immagine è la forma di comunicazione più diretta ed immediata ce ne rendiamo conto quando vediamo un cartellone pubblicitario formato maxi alla fermata del metrò o sopra un cavalcavia. Quello che ci accomuna nell’era digitale è l’avere sempre a portata di mano una macchina fotografica, grazie allo smartphone.
Fotografare significa scrivere con la luce, quale altra forma di creatività ha un significato etimologico così poetico e metafisico?
Eppure con la luce scriviamo tutti i giorni quando ci facciamo un selfie, immortaliamo qualcosa di strano che stiamo vedendo, l’hamburger pronto da addentare, la t-shirt che proviamo nel camerino di un negozio, una torta appena sfornata fatta con le nostre manine o qualche disastro che abbiamo combinato.
“Mandami qualche foto!” questo è quello che ti senti dire oggi se stai partendo per un viaggio, partecipi ad un evento glamour o alla festa di un personaggio che fa parlare di sé. Così “Mi raccomando divertiti!” o “Fammi sapere come stai o chi c’era alla festa” diventano ormai delle raccomandazioni superflue e stantie. Con una bella foto si può rendere l’idea. Ma non sempre è così semplice.
Qualche anno fa ho trascorso una bellissima vacanza in barca a vela in Grecia. Correva l’anno 2006, era pre-smartphone. Dovevo comprare per l’occasione una macchina fotografica compatta (che qualche anno dopo perì bagnata dalle acque del Mar Rosso) convinta che bastasse puntarla su un bel paesaggio e che al resto ci pensasse lei.
Tornai con qualche bella foto, che mi piaceva, ma la maggior parte erano da cestinare. Non solo perché mosse, storte o buie, ma anche perché non rendevano l’idea di quello che avevo visto o vissuto che volevo scrivere con la luce perché rimanesse nell’album dei ricordi. Il buon proposito del rientro fu: iscriversi ad un corso di fotografia.
L’estate 2016 sta per iniziare, è ormai tempo di fare programmi per la meta estiva, nella galleria dei nostri smartphone presto ci sarà un viavai di spiagge, tramonti, gente in costume o con scarponi e zaini che ci saluta dalle alte vette. Forse non c’è più tempo per un corso di fotografia, possiamo al limite cavarcela con una formula smart dell’ultimo minuto sul web.
Se proprio siete tra quelli che devono affidarsi all’improvvisazione, vi appunto qui qualche consiglio per dare un tocco in più ai vostri scatti, si tratta di dritte che trovate, in forma più professionale, in qualsiasi corso e manuale di fotografia:
- Scegliere uno al massimo due soggetti da immortalare nel singolo scatto così da catturare e guidare l’occhio di chi ammirerà la vostra fotografia;
- Non mettere mai il soggetto al centro, se è un orizzonte, scegliete se è più significativa la terra o il cielo e spingete la linea dell’orizzonte molto in alto se è la terra o molto in basso se è il cielo. Se si tratta di un palazzo, un monumento o una persona, spostatelo a destra o a sinistra lasciando un po’ di spazio per scentrarlo;
- Le persone vanno immortalate da vicino per dare risalto all’espressione del viso, privilegiate il mezzo busto o il volto. Se scegliete il viso, tagliate pure una piccola parte in alto o in basso. Non è vero che una persona ripresa dal ciuffo alla punta dei piedi rende di più. Provate a guardarvi qualche pubblicità di cosmetici o occhiali.
- Attenzione alla poca luce. Anche se avete il flash, ricordatevi che anche un mega riflettore ha qualche difficoltà ad illuminare a giorno l’intero paesaggio! Se fotografare è scrivere con la luce, in condizioni di luce ridotta la macchina fotografica ci mette un pò più di tempo a scattare la foto. Scegliete soggetti molto vicini a voi su cui possa esservi di aiuto il raggio d’azione del flash (attenzione perché tende a raffreddare l’atmosfera!). L’ideale è cercare di tenere il più possibile ferma la macchina fotografica, se poi si trova un muretto o una ringhiera a cui appoggiarsi che possano fare da cavalletto, ancora meglio.
- Se possibile fate delle prove prima o più scatti sperimentando diverse angolazioni o condizioni di luce. Non esiste più il problema di finire il rullino e aspettare che le foto vengano stampate per poter vedere il risultato, con la tecnologia digitale possiamo permetterci qualche scatto in più.
Se vi state chiedendo perché si trovano poster e foto d’autore con soggetti bui, sfuocati o che non seguono altre regole auree del mondo della fotografia, sappiate che la regola principale è che la fotografia è un’arte e in quanto tale può sovvertire tutte le indicazioni tecniche.
Se la foto è per voi piacevole e rende pienamente l’idea di quello che volete esprimere scrivendo con la luce, ma siete
andati oltre le regole, nessun problema, la piena realizzazione della vostra creatività azzera tutte le raccomandazioni tecniche. Si impara anche questo ai corsi di fotografia! Prima di improvvisarsi artisti però meglio iscriversi ad un corso. Per andare oltre le regole bisogna prima conoscerle.