La moda e' un divenire di stili, un anno dopo l'altro cambiano le tendenze, le forme degli abiti e i colori.
Ma c'e' una moda che non passa mai, quella che viene riproposta e rivisitata e che fa sempre tendenza poiche' classica ma moderna.
Prendiamo ad esempio i pois, negli anni trenta per la prima volta gli abiti si rivestirono di pois, piccoli e su sfondi scuri. Il vero boom fu negli anni Cinquanta. Indossati da donne belle e formose come Marilyn pois bianchi e rossi punteggiavano i provocanti vestiti dell'epoca. Anni dopo, dagli anni Ottanta in poi, i pois rivestirono abiti e scarpe di Luis Vuitton e Marc Jacobs, abiti di Dior, Valentino, Dolce & Gabbana, Vivienne Westwood. Furono proposti in forme grandi o piccole, colorati, bianco e neri, e rappresentano una moda senza tempo piacevole e sbarazzina.
Anche il Denim e' un tessuto presentato in ogni occasione e che non passa mai di moda.
Utilizzato dai marinai negli anni passati, ha avuto un boom soprattutto negli anni ‘60-‘70 legato agli anni dell'anticonformismo e della rivoluzione giovanile. Ma nonostante siano mutati i valori ogni anno gli stilisti propongono capi e accessori in denim per ogni occasione.
Jeans ricamati, oppure sfilacciati, imbottiti, haute couture, delavè, eleganti da sera e pratici e sportivi da giorno. Scarpe, tuniche, giubbini, abiti di questo tessuto sono indossati quotidianamente in tutto il mondo.
Un altro modo di vestire senza tempo e' il gioco degli opposti, delle luci e ombre, il bianco e nero, la accoppiata vincente nelle stagioni che si avvicendano, anche perche' la cupezza del nero viene contrastata e illuminata dal bianco. Il bianco e nero e' chic ed e' il mix perfetto. La donna di classe veste bianco e nero e non sbaglia mai.
Lo stile preppy e' un altro modo di vestire alla moda. Esso nasce negli anni Settanta nell'alta borghesia americana e precisamente dai giovani universitari che lo propongono indossando blazer con stemmi, pantaloni check o in velluto a coste, per le ragazze gonna a piegoline non troppo lunga, camicie e cravatte, il cerchietto sui capelli e bigiotteria sobria.
Classiche che non tramontano mai sono alcuni tipi di stampe su tessuto:
Il tartan, tessuto di lana scozzese o plaid, ottenuto da fili di colori diversi e con motivo a riquadri, che dona un'aria britannica e ritroviamo su gonne, pantaloni, camicie, sciarpe, cappotti.
Il pois, di cui abbiamo già parlato, che rende i capi vintage o pop, a seconda della grandezza e colore.
Il leopardato o maculato (animalier), che se ben dosato con altri capi non e' volgare, ma dona un tocco di sicurezza al look e lo caratterizza.
Le righe, protagoniste di tante stagioni che rendono sofisticato un abito e sono riproposte sottili, a grandi fasce, su pantaloni e abiti, o orizzontali sulle magliette ispirandosi ai marinai, devono essere dosate e mescolate a capi monocolore. Hanno anche la funzione di allungare la figura e snellirla. Le troviamo anche accostate a pois o altri disegni.
Il paisley, un motivo di origine persiana, vegetale a forma di goccia, divenne importante nel 18° secolo quando fu importato dagli inglesi comparendo negli scialli dal Kashmir. E' un elemento importante ed elegante e si ritrova spesso nei foulard e negli abiti in seta.
Il pied de poule, tessuto classico in stile geometrico, bianco e nero solitamente, si ritrova nei cappotti, nei tailleur, borse e scarpe ed e' un classico.
Il floreale, abiti e gonne con fiori piccoli, oppure stilizzati e grandi, disegnati in vari colori e con le ultime tendenze 2016 che li vuole disegnati su tessuti old stile tipo tappezzerie di divani.
Anche nella ultime sfilate della Milano Fashion Week le stampe a quadretti, righe, stampe animalier, tessuti effetto tappezzeria floreali, hanno spopolato nelle passerelle e basta indossare un solo pezzo per essere al passo con la moda che in questo caso diventa intramontabile ed attuale.