A poche settimane dall’affossamento del DDL ZAN il Codacons risponde con “Dove c’è cuore c’è casa”, il nuovo calendario firmato da Tiziana Luxardo, dedicato alla famiglia non convenzionale che, come ogni anno, diventa una vera e propria campagna di promozione sociale.
Con questo tema, già annunciato da Codacons lo scorso maggio in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia, si traccia una nuova geografia della famiglia italiana, più reale e meno convenzionale, che racconta nuove forme di affettività, di complicità e anche di genitorialità.
IL CALENDARIO CODACONS 2022
«Dove c’è cuore c’è casa è il racconto di famiglie non tradizionali– spiega Tiziana Luxardo – omogenitoriali, allargate, gay, lesbo, trans, con figli o senza. L’intento è quello di trattare questo tema non da un punto di vista ideologico ma creando un impatto empatico ed emozionale: sono famiglie che funzionano da tanti anni, alcune intrecciano complicità nella vita, altre collaborazione sul lavoro, tutte sono basate sul rispetto. In questi dodici scatti ho voluto incorniciare ogni famiglia con un elemento di colore: un simbolico nastro arcobaleno che forma intorno a loro una casa».
Dodici scatti che rompono gli stereotipi raccontando 12 storie di altrettante famiglie di fatto, per combattere le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
«Se lo scorso anno aveva suscitato diverse polemiche il calendario dedicato alla rinascita del Paese colpito dalla pandemia, “Italienza” – ha commentato il presidente Codacons, Carlo Rienzi – anche questo, al pari dello scorso anno, susciterà le proteste di moralisti e benpensanti».
A presenziare alla Casa Internazionale delle donne alla conferenza stampa di presentazione, tra gli altri, la patron di Miss Italia Patrizia Marigliani. È la prima volta che la Casa, baluardo del femminismo, apre le porte al tanto discusso concorso di bellezza. Nel calendario tra i protagonisti è infatti presente una delle prefinaliste di Miss Italia, Giulia Talia, ritratta insieme alla sua compagna. Giulia è in assoluto la prima concorrente dichiaratamente omosessuale dello storico concorso che,aprendo le porte alla diversità, ha sdoganato per la prima volta l’orientamento politically correct all’interno di Miss Italia.
Tra gli scatti spicca quello dedicato aEdda Billi, tra le prime donne omosessuali dichiarate in Italia.Rivoluzionaria, visionaria e poeta, è presidente onorario dell’AFFI e fondatrice della “Casa Internazionale delle Donne”. La sua è una storia straordinaria fatta di eclatanti battaglie contro il patriarcato. “Lesbofemminista”, come lei stessa di definisce, ha fatto del suo grande amore per le donne il suo percorso politico, con lo sguardo sempre lucido e attendo sulle disparità di genere. C’è poi quello dedicato a Maria Laura Annibali con la moglie Lidia. Attivista e documentarista, dal 2014 Maria Laura è Presidente dell’Associazione Di’ gay project.
Nel Calendario Codacons 2022 non manca la famiglia allargata, solida come una piramide, e l’anziana coppia, apparentemente tradizionale,che ha vissuto felicemente insieme 50 anni di scelte sessuali diverse.
CODACONS E LUXARDO. 10 ANNI INSIEME
Il calendario Codacons 2022 è frutto della lunga collaborazione tra Codacons e Luxardo che ha portato negli anni alla realizzazione di diverse campagne di sensibilizzazione su importanti tematiche sociali, al centro come sempre del lavoro dell’artista,tra cui “Siamo uomini o caporali” (2016), contro lo sfruttamento e la violenza sulle donne nelle campagne italiane; “Il riscatto di Afrodite” (2018) sulla sessualità vista dagli occhi dei disabili e “Italienza” (2021)dedicato alla rinascita dell’Italia dopo la pandemia.
«Ho voluto raccontare la realtà con l’obiettivo di scuotere le coscienze su un tema che tanto fa discutere. Desidero ringraziare il Codacons, e il suo Presidente Carlo Rienzi, per avermi lasciato la libertà di esprimermi e interpretare la realtà attraverso i miei scatti senza alcun condizionamento» ha dichiarato l’artista.
In un incontro per presentare il suo calendario la Luxardo così si è espressa: “Anche quest’anno ho voluto mettere al centro del mio progetto per il calendario Codacons 2022 un tema sociale. Il titolo di questo progetto è “Dove c’è cuore c’è casa” ed è dedicato alle famiglie non convenzionali o non tradizionali, omogenitoriali, allargate, gay, lesbo, trans, con figli o senza. L’intento è quello di trattare questo tema creando un impatto empatico ed emozionale: sono famiglie che funzionano da tanti anni, alcune intrecciano complicità nella vita, altre collaborazioni sul lavoro, tutte sono basate sul rispetto.
La mia cifra è il bianco e nero che crea infinite possibilità di modulare la profondità e il senso delle immagini ma, in questi dodici scatti, ho voluto incorniciare ogni famiglia con un elemento di colore: un simbolico nastro arcobaleno che forma intorno a loro una casa.
Le famiglie ritratte sono di diverse tipologie e ognuna di loro ha una storia propria e personale che ho scelto perché esemplare.
Ci sono Danilo e Fabio, una coppia gioiosa che da anni si dedica al volontariato e all’attivismo (Danilo è anche vicepresidente del Di’ gay project).
Ci sono Alba e Claudio Maria, che a prima vista potrebbero sembrare una coppia tradizionale, un uomo e una donna, non più giovanissimi, che sono insieme da cinquant’anni.Insieme hanno reso la vita molto difficile a tanti omofobi, hanno informato etero perplessi, hanno mostrato come sia possibile la felicità sessuale se non ci si raccontano storie. Sono marito e moglie che hanno felicemente condiviso cinquant’anni di scelte sessuali diverse. Nella foto sono uniti dalla treccia di lei con cui ho voluto simboleggiare il loro indissolubile legame.
Ci sono famiglie composte da due mamme con un figlio avuto con l’inseminazione artificiale: Marilena e Valentina con Cristiano e Veronica e Valeria con Tommaso. In quest’ultimaè ritratta anche la nonna, mamma di Veronica, che per me rappresenta il simbolo dell’accettazione di una famiglia omogenitoriale anche da parte di una generazione diversa e, forse, meno incline a comprendere certi cambiamenti della società.
Ci sono Pablo e Claudio che hanno un solido legame affettivo e un fruttuoso sodalizio professionale: insieme hanno un’accademia per make-up artist e riescono a far funzionare entrambi gli aspetti tenendoli ben separati. Con loro ci sono due dei loro otto cani che ovviamente… fanno parte della famiglia!
C’è una famiglia formata da un gatto e il suo papà Michele, un ragazzo che ha tentato a lungo di essere “normale” secondo i canoni della società. Si è legato ad una donna a cui ha voluto molto bene e che ha creduto di amare, per poi rendersi conto che quel rapporto non era possibile.
C’è Edda Billi, forse il personaggio più affascinante. Edda è stata una delle prime donne dichiaratamente omosessuali, qualcuno l’ha definita una rivoluzionaria con l’arma della parola. Edda è presidente onorario dell’Associazione Federativa Femminista Internazionale (AFFI) e fondatrice della Casa Internazionale delle Donne a Roma. Difficile riconoscere in questa donna esile, segnata dalle rughe e dagli anni, una delle figure più battagliere del femminismo italiano ed internazionale o meglio, come ama definirsi lei, “lesbofemminista”. Nella mia foto Edda, abbracciata ad una testa di donna, immagine ideale del femminino, rappresenta l’amore per la donna nella sua totalità, che è stato il motore della sua lotta politica ma anche della sua avventurosa vita sentimentale, animata dalla scelta di vivere la passionalità sempre e comunque e dal coraggio di amare l’amore, in qualunque forma esso si presenti nelle nostre vite. Poeta, scrittrice, visionaria, coraggiosa, rivoluzionaria, ha speso tutta la sua vita lottando per la liberazione della donna dal patriarcato. Un atto d’amore unico che abbraccia tutte le donne in una grande famiglia.
C’è poi la famiglia formata da due ragazze giovanissime, Barbara e Giulia, che vivono la loro unione con estrema naturalezza e questa è la cosa che più mi ha colpito. Giulia è finalista di Miss Italia ed è la prima volta che il nostro storico concorso di bellezza accoglie una concorrente dichiaratamente omosessuale, aprendosi a quella che è ormai una realtà assai diffusa. Ho voluto includerle nel progetto perché rappresentano una piccola grande rivoluzione.
C’è un ragazzo disabile, Vito, con la sua compagna Massimina, una ragazza transessuale conosciuta sul set del mio calendario “Il Riscatto di Afrodite”, dedicato proprio alla sessualità con gli occhi dei disabili. Nel loro caso Cupido, attraverso il mio obiettivo, ha lanciato la sua freccia e ora sono insieme più innamorati che mai.
Ci sono Maria Laura e Lidia, una piccola grande opera d’arte. Una famiglia che ha in sé contemporaneamente il genio della creatività, l’innocenza dei bambini, l’amore della femminilità e braccia calde ed accoglienti che aprono il cuore. Maria Laura Annibali è stata funzionaria direttiva al Ministero delle Finanze e, da attivista, ha portato avanti tante battaglie. È anche una documentarista di successo, attività per la quale ha ricevuto il premio speciale Festival Gender Docufilm di Roma ed il premio alla carriera Festival di Napoli. Dal 2014 è succeduta a Imma Battaglia come Presidente dell’Associazione D’Gay Project e nel 2016 ha contribuito al via libera definitivo della legge Cirinnà. A lei va un particolare ringraziamento per la valida collaborazione alla realizzazione di questo calendario.
Un’altra coppia di donne, Daniela, chef, e Barbara, imprenditrice nel mondo della ristorazione, ha unito l’amore alla vita professionale fondando una società di catering dove coniugare il business con la passione per l’enogastronomia.
Ho voluto chiudere infine, con una famiglia più vicina a quelle tradizionali in cui c’è un papà, Maurizio, una mamma e tanti figli: una famiglia allargata. Le divergenze, la separazione e l’accademico divorzio non hanno mai potuto dividere l’indivisibile. Figlie legittime, figlia affidata, figlio cresciuto, sempre, indiscutibilmente figli loro. E poi i nipoti. Ho voluto dare a questo gruppo familiare la forma di una piramide, simbolo della stabilità e solidità che li lega.
Voglio ringraziare il Codacons e il suo Presidente Carlo Rienzi per avermi sempre dato, nelle nostre campagne per il sociale, la libertà di esprimermi e interpretare la realtà attraverso i miei scatti senza alcun condizionamento.
TIZIANA LUXARDO
Figlia d’arte, nota in Italia e all’estero, ha fatto della ritrattistica l’ossatura dello studio, la cui fama negli anni precedenti era affidata al talento di Elio, Elda e Aldo Luxardo, figli di Alfredo. Dal suo studio passano personaggi noti del mondo dello spettacolo, della moda, della politica, ma la sua fotografia riflette una intelligenza della vita che si esprime nei toni caldi, nei soggetti al di fuori degli schemi e nello spirito trasgressivo di donna che vive a stretto contatto con la realtà.