Ada Rotini aveva 46 anni, lavorava come badante. È stata uccisa dal marito il giorno della firma della separazione. La donna si era recata dall’uomo per prendere alcuni oggetti. Nel corso della furia omicida, l’uomo ha ferito anche l’anziano di 91 anni di cui Ada si prendeva cura. L’uomo aveva deciso di accompagnare la 46enne. Filippo Asero, questo il nome del marito della vittima, non ha dato alla moglie neanche il tempo di scendere dall’auto. Ha afferrato Ada per i capelli le ha tagliato la gola con una coltellata. L’episodio di femminicidio è avvenuto a Bronte (Catania) in data 8 settembre. Dopo l’omicidio, Asero avrebbe continuato a pugnalare l’oramai cadavere della moglie, tentando poi il suicidio conficcandosi l’arma al petto.
Femminicidio Bronte, Asero è sopravvissuto
Nonostante il tentativo di suicidio, Filippo Asero non è morto. L’uomo è stato trasportato a Catania, presso l’ospedale Cannizzaro, tramite elisoccorso. Non c’è stato nulla da fare per Ada Rotini, madre di due figli. Il suo corpo senza vita è rimasto a terra in via Boscia, una piccola stradina del centro storico di Bronte. Ada Rotini era originaria di Noto (Siracusa), ma viveva da tempo in provincia di Catania. Si era recata a casa di Asero per prendere alcuni oggetti rimasti lì.
Avrebbero dovuto firmare la separazione consensuale
Oggi, Ada Rotini e Filippo Asero avrebbero dovuto firmare la separazione consensuale. Ad accompagnare la donna a casa del marito, l’anziano che assisteva. Secondo quanto reso noto dal Fatto Quotidiano, i due avrebbero raggiunto via Boscia in auto: Asero, una volta notati i due, si sarebbe scagliato contro la moglie provocando la reazione da parte del 91enne. Durante il raptus di follia del marito di Ada, l’anziano è stato ferito a un braccio con un fendente. L’uomo è stato trasportato all’ospedale Castiglione-Prestianni di Bronte. È stato dimesso dai medici dopo aver ricevuto le opportune cure. I carabinieri hanno poi ascoltato la sua testimonianza.