Una tragedia un po’ fuori dal normale quella accaduta a Soest, in Germania: un uomo continuava a giocare alla PlayStation mentre la casa andava a fuoco.
Il player tedesco, nonostante le fiamme invadevano la sua abitazione, è rimasto impassibile davanti la postazione di gioco, circondato dal fumo. I vicini hanno segnalato l’incendio ai Vigili del fuoco che, prontamente, sono intervenuti per sedarlo. L’uomo sventurato, secondo alcune ricostruzioni dell’accaduto, stava preparando il ragù e, distratto dalla consolle, ha dimenticato la pentola sul fuoco che per l’appunto si è incendiata.
I Vigili del fuoco hanno fatto fatica a farsi strada all’interno dell’abitazione, a causa del fumo che avvolgeva ogni angolo e riduceva la visibilità. Nonostante questo, l’uomo tedesco non appariva preoccupato o allarmato. Probabilmente, non si era accorto di nulla, oltre la distrazione dal gioco, per via delle cuffie che indossava e che quindi lo isolavano da qualsiasi altro rumore.
Fortunatamente il tedesco è rimasto illeso e i Vigili hanno ripristinato la situazione. Nonostante tutto si sia risolto, non si può di certo dire la stessa cosa per il pranzo.
Si tratta di una situazione che, seppur bizzarra e assurda, è un chiaro messaggio di come la tecnologia spesso prendere il sopravvento sull’uomo. Schiavizzando la persona, essa rende inerti e incapaci di fronte spiacevoli situazioni che potrebbero essere tranquillamente evitate. L’uomo che continua a giocare rappresenta la piena dimostrazione di come la ludopatia possa causare senso di irrequietezza: o ancora peggio, isolamento da ciò che ci circonda. L’eccessiva esposizione ai videogiochi è frequente, difatti, non solo negli adolescenti, ma anche negli adulti.
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