L’Accademia svedese ha annunciato, finora, i premi Nobel per la fisica e per la medicina: per quanto riguarda la fisica, per importanti scoperte sui laser; per quanto riguarda la medicina, per la scoperta di due proteine importanti nella terapia antitumorale.
Per la fisica
Il premio Nobel per la fisica è andato a tre studiosi, di cui una donna: Arthur Ashkin, Gerald Gérard Mourou e Donna Strickland. Un americano, un francese ed unA canadese. Era dal 1963 che una donna non riceveva il Nobel per la fisica (e, prima di loro due, solo l’illustrissima Marie Curie vi era riuscita). I 3 scienziati si sono distinti nello studio dei laser, seppur in due campi diversi: Ashkin ha messo a punto le cosiddette “pinzette ottiche”, strumenti che, attraverso impulsi laser molto focalizzati, permettono di maneggiare oggetti estremamente piccoli; Mourou e la Strickland si sono invece occupati degli impulsi ultra-brevi (dell’ordine di 10^-15 secondi, 0,000000000000001 s), utilissimi, ad esempio, nel campo della chimica.
Per la medicina
Il premio Nobel per la medicina è andato invece a due scienziati (qui entrambi uomini): James Allison e Tasuku Honjo. Il loro merito sta nell’aver scoperto due proteine (una ciascuno) che stimolerebbero il sistema immunitario nella difesa contro il cancro. La scoperta che l’organismo umano può reagire al tumore se stimolato è alla base di nuovi farmaci per la terapia antitumorale, anche se c’è ancora molto da ricercare e studiare nel campo dell’immunoterapia oncologica (e migliorare la sostenibilità economica delle cure).
Domani saranno annunciati i premi Nobel per la Chimica, poi venerdì quelli per la Pace, infine lunedì prossimo quelli per l’Economia. Non verrà invece assegnato il premio Nobel per la Letteratura (per la prima volta dalla sua istituzione). A causa del recente scandalo sessuale che ha coinvolto Jean-Claude Arnault, fotografo svedese e marito di una delle giurate, l’Accademia svedese ha deciso di non assegnare il Nobel per la Letteratura nel 2018. Ieri, lunedì 1 ottobre, Arnault è stato condannato a due anni di reclusione, nel bel mezzo della settimana di assegnazione dei premi. Scandalo vivo più che mai, scandaloso più che mai, che ha suscitato e continua a suscitare l’indignazione dell’opinione pubblica.