L'Università "la Sapienza" di Roma ha organizzato per il 7 febbraio la conferenza “Innovative Medical Education in the Digital Era”, in collaborazione con il centro di innovazione tecnologica dell’Ateneo S.T.I.T.C.H. – Sapienza Information-Based Technology InnovaTion Center for Health e l’università telematica Unitelma Sapienza. Il mondo è in rapida evoluzione grazie ai continui progressi della tecnologia. Queste trasformazioni hanno avuto un impatto sulla società, sull'economia e sulla politica, anche se il processo è stato continuo a causa della sua velocità e integrazione di piccoli e continui cambiamenti nella nostra vita quotidiana. Oggi si sta verificando un'accelerazione: oggi tutte le notizie, idee e strumenti sono immediatamente disponibili a livello globale e si stanno diffondendo. L'università moderna, come la società in generale, si trova ad affrontare gravi sfide: deve trarre vantaggio dalle tecnologie e dai progressi, senza rifiutare principi solidi e missioni tradizionali. Un'enorme quantità di risorse digitali è ora disponibile per il supporto amministrativo e pedagogico e il miglioramento dell'istruzione superiore. Oggi gli studenti, nati nel 21 ° secolo ("Millennials"), danno facilmente per scontato che le università forniscano non solo un'adeguata infrastruttura fisica, ma anche digitale, per l'insegnamento e l'apprendimento. L'obiettivo atteso di educatori e docenti non è solo quello di essere pedagogici, ma anche di integrare gli strumenti digitali nel loro insegnamento. Essere un esperto in un determinato campo accademico non è più sufficiente. I docenti di oggi hanno bisogno di qualifiche sia per l'istruzione che per l'insegnamento per aiutare il maggior numero possibile di studenti ad avere successo nei corsi, così come la competenza nell'uso delle risorse digitali. Questa competenza viene definita conoscenza tecnologica, pedagogica e dei contenuti (TPCK). Per raggiungere questa missione, dobbiamo modernizzare alcuni metodi, come scacchiere, gruppi di esercitazioni, lezioni in aula. Questa conferenza servirà come punto di partenza per riflettere su come questo scenario emergente sta plasmando il nostro mondo e su come influenzerà quello del prossimo futuro. Dobbiamo discutere e prepararci per le sfide attuali e future che ci richiedono di trovare un equilibrio tra sistemi in rapida evoluzione, elevate aspettative dei consumatori e limiti organizzativi. L'innovativa educazione medica nella conferenza sull'era digitale è un'opportunità per professori, medici e altri esperti in Europa e oltre per discutere su come migliorare i sistemi e i curricula al fine di fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti necessari per affrontare l'emergente trasformazione digitale in salute e medicina e creare lo sfondo di una piattaforma internazionale, per supportare e promuovere la trasformazione digitale nell'educazione medica. Potrebbe essere incorniciato da alcuni principi, che saranno condivisi e discussi, come l'interattività, la transnazionalità, la bidirezionalità, l'attualità e la mescolanza (integrazione con metodi tradizionali). La conferenza sarà aperta con i saluti del rettore Eugenio Gaudio e interverranno Domenico Alvaro, direttore del centro S.T.I.T.C.H, Luciano Saso, Prorettore alle reti universitarie della Sapienza e Antonello Folco Biagini, rettore dell’Università telematica Unitelma Sapienza. L’iniziativa nasce nell’ambito delle attività propositive di Civis – a European Civic University, la rete partecipata di università europee di cui il rettore Eugenio Gaudio è presidente da ottobre 2019 e vuole presentare un ventaglio di approcci innovativi già avviati nel contesto internazionale per verificare la possibilità di sviluppare metodologie tecnologicamente avanzate e risorse comuni. La manifestazione vedrà la partecipazione di professori, medici ed esperti di educazione medica e nuove tecnologie, rappresentanti dell’alleanza Civis, partecipata dalle università Aix-Marseille University, coordinatore del progetto, National and Kapodistrian University of Athens, University of Bucharest, Free University of Brussels, Autonomous University of Madrid, Stockholm University, ma anche di altre importanti realtà del panorama europeo, come le università di Maastricht, Sechenov, Tübingen e Gothenburg. L’obiettivo è quello di creare un gruppo interdisciplinare di discussione e di confronto su come migliorare i sistemi e i curricula universitari al fine di fornire agli studenti target, i cosiddetti “millennials”, un nuovo “design educativo” che superi lo stile di insegnamento didascalico e favorisca la partecipazione attiva al processo di apprendimento.La prima parte della conferenza, organizzata in tre sessioni, sarà dedicata agli strumenti digitali utilizzati per aggiungere componenti interattivi alle lezioni tradizionali: flipped classroom, moduli di e-learning per identificare gli stili di apprendimento dei singoli studenti e “liquid textbook”. Le più innovative soluzioni nel campo saranno presentate da una tavola rotonda di esperti e da Scott Grillo, presidente della McGraw- Hill, la casa editrice americana leader nello sviluppo di contenuti educativi personalizzati, software e “libri virtuali”, nonché main sponsor dell’evento.Nella seconda sessione verrà affrontata una delle risorse educative più promettenti, la simulazione come strumento di formazione: manichini hi-tech e pazienti virtuali che offrono agli studenti di medicina una varietà di casi che li prepara alle interazioni reali con i pazienti nel futuro clinico che li attende. L’ultima parte sarà dedicata alle importanti sfide che la digitalizzazione della formazione pone alla pratica medica: seppur diverso dal feedback istantaneo, il trasferimento di azioni e decisioni umane alle tecnologie digitali può aumentare l’efficienza e dunque ridurre gli errori, ma soprattutto permette al medico di avere più tempo a disposizione per la comunicazione e l’interazione. “Questa iniziativa – commenta Sebastiano Filetti, coordinatore del comitato scientifico di S.T.I.T.C.H. – è un punto di partenza per riflettere su come questo scenario emergente stia plasmando il nostro mondo e su come influenzerà quello del prossimo futuro. È necessario discuterne e prepararci alle sfide attuali e future, che ci richiedono di trovare un equilibrio tra sistemi in rapida evoluzione, elevate aspettative dei consumatori e limiti organizzativi”
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