Francesco Grandis, classe 1977 ingegnere, nel 2009 ha mollato tutto ed è partito per un viaggio intorno al mondo alla ricerca della felicità.
L’esperienza è diventata nel 2015 il suo libro d’esordio autopubblicato dal titolo “Sulla strada giusta”.
Francesco si è messo in cammino sulla strada giusta visitando posti dall’altra parte del mondo, come Argentina e India, e a pochi chilometri da casa, percorrendo a piedi un tratto della Traumpfad, un sentiero che collega Venezia a Monaco.
Così ha riscoperto il contatto con la natura, il silenzio, il viaggio come conoscenza, il tempo come risorsa preziosa e la passione per la scrittura.
Nel raccontare il suo peregrinare alla ricerca di indizi, in uno stile asciutto e lineare, emerge l’autentico desiderio di condividere un’esperienza di ricerca di sé con umiltà e saggezza e senza alcuna presunzione.
Gli aspetti più interessanti del libro sono: le riflessioni sulla gestione del tempo, il nomad working (lavorare viaggiando) e il manifesto della nuova vita secondo Wil, ossia quella che Francesco definisce una dieta equilibrata per il proprio tempo.
Un libro che fa riflettere, in cui non mancano la solitudine, i ripensamenti e le incomprensioni con gli affetti più importanti. Una storia che forse dà un po’ di fiducia a chi, come è successo a Francesco, non si sente sulla strada giusta ma non ha il coraggio di mollare quei luoghi comuni in cui spesso è racchiuso quello che ci impedisce di metterci o rimetterci in cammino.
“Cerchiamo di capire cosa siamo davvero e cosa potremmo essere. Non fidiamoci solo delle forze che abbiamo ora, ma di quelle che sappiamo di avere, nascoste da qualche parte”. (Francesco Grandis)