Vi è mai capitato di scattare una foto dopo l’altra senza curarvi troppo dei dettagli e pensare: “Ma si, se viene male al massimo la cancello”.
Tutto questo non succedeva con l’uso della “vecchia” fotografia analogica, dove l’attenzione posta era maggiore e la preoccupazione del risultato ottenuto si trascinava fino al momento dello sviluppo del rullino.Delicato,fragile mitico rullino, oggetto dimenticato o addirittura mai conosciuto dalle nuove generazioni.
Quanti ricordi, quante vacanze impresse su quelle pellicole.
Le foto delle nostre estati, con quelle spiagge, con quel mare stupendo e quella luce così calda,tutto rovinato da quel signore spuntato all ’ultimo secondo e,diciamocelo, con quelle bermuda cosi imbarazzanti! O il bambino iperattivo che decideva di tirare il pallone proprio davanti a te al momento del “click” (quello poteva essere lo scatto migliore della tua vita…) O le vacanze in montagna,con quell ’atmosfera così magica e surreale dove la neve incorniciava quei paesaggi meravigliosi,ma i maglioni con le renne di quello zio smorzavano l ’enstusiasmo e la serietà di tutte le tue foto?
Bene, ora tutto è cambiato!
La fotografia digitale è arrivata in nostro soccorso dandoci la possibilità di “eliminare”dalle nostre creazioni l’estraneo che saluta nelle foto di famiglia, il braccio di troppo nell ’angolo a destra o la signora al mare che si improvvisa esperta di acqua gym vicino al proprio fidanzato.
Certo è,che il momento in cui prendevi in mano quel malloppo di foto cartacee, un po’ magico era.
Per non parlare di quelle custodie dai colori improponibili che regalavano i cari negozi di stampa,con quei maledetti fogli sottili che per riuscire ad inserirci le foto dovevi chiamare un maestro zen.
Altro che chiavette USB…
Sovraesposizione,sottoesposizione,tempi lunghi,tempi brevi,diaframmi,iso,bilanciamenti,sono tutti termini tecnici che ci consentono di fare scatti corretti,ma non devono limitarci.
L’arte della fotografia prevede soprattutto l’uso della nostra sensibilità e della nostra anima, che ci fa immortalare quell’ immenso paesaggio,quel fiore perfetto,quel volto espressivo, più che su carta nel nostro cuore per sempre.
Qui troverete piccole storie tratte da fotografie nate durante le mie lunghe passeggiate con la mia fidatissima reflex e un po’ di cultura,ricordando i grandi fotografi che hanno reso celebri e immortali i loro scatti.
Chiara Porello