Le favole sono uno strumento educativo di enorme importanza. Le raccontavano le nostre nonne e le raccontano i nostri figli. Fanno parte della cultura popolare da sempre; e rimangono uno degli strumenti più efficaci per veicolare un messaggio e per renderlo comprensibile a tutti.
La morale delle favole è maestra di intere generazioni e madre di storie sempre nuove che, oggi, tramandano il suo patrimonio in chiave moderna. I tempi sono cambiati e di conseguenza anche gli stili di vita e i modelli di riferimento. Quanto è importante fornirne di diversi? Un clima culturale di profondi mutamenti ed un contesto di complessità sociale rendono oggi necessario fornire nuovi punti di vista e nuovi modelli, pur non dimenticando i vecchi e quel che di buono ci hanno insegnato.
“C’era una volta” e c’è oggi il bisogno di raccontare e raccontarsi; di rivedersi in un modello o scamparla davanti ad una determinata situazione. Fuggire senza dubbio non è la soluzione, come non lo è non ascoltarsi. Avere un punto di riferimento, un modello da prendere ad esempio, un’alternativa, una risposta, o più semplicemente una strada da seguire, senza dubbio aiuta a vivere meglio se stessi e gli altri.
Le favole sono l’espressione della metafora della nostra vita, un modo per spiegare i dilemmi e i conflitti umani. Le favole classiche ci aiutano a capire aspetti fondamentali del nostro vivere e a conoscere valori importanti come l’amicizia, la lealtà, l’onesta ecc, ma non sempre ci permettono di comprende alcuni aspetti che appartengono prettamente alla moderna società, o che sono usciti allo scoperto grazie a questa. I bambini oggi si trovano a confrontarsi con nuove realtà: nuovi modelli di famiglia, nuovi ruoli lontani dall’appartenere a un genere o a un altro, maschile o femminile. Il compagno di banco spesso ha la pelle di un colore diverso, il vicino di casa parla un’altra lingua. Alcuni genitori non sono più angeli, ma solo defunti. Alcune mamme fanno anche da papà e viceversa. La realtà è più complessa di quanto sembra, soprattutto se a doverla comprendere è il bambino e se i suoi modelli di riferimento sono troppo “classici”.
I moderni personaggi vengono in contro alle nuove esigenze dei bambini e lo fanno indossando “panni comuni”. Sono simili a noi, vestono come noi e pensano come noi. E come noi si confrontano con situazioni nuove e cercano il modo di non uscirne sconfitti.
La narrativa per ragazzi si sta arricchendo di volumi e collane che trattano ogni sorta di argomento, nonostante qualcuno si mostri diffidente. Tra gli scaffali delle librerie iniziano a farsi spazio personaggi comuni con storie di vite straordinarie. Wonder sfoggia il suo volto con orgoglio; Thomas ci mostra fiero il suo papà con una gamba sola; Tanti altri tra gli scaffali raccontano una storia che è anche la nostra e aspettano proprio noi, per aiutarci a leggerci dentro.
Per questo è importante avvicinarsi alla favole moderne senza diffidenza, anche quando le vediamo troppo lontane da noi, poiché ognuno ha la sua storia.