Alle 11.52 di stamane Jacques Dubochet, Joachim Frank e Richard Henderson sono stati insigniti del “Nobel per la Chimica” per essere riusciti a mettere a punto la microscopia crioelettronica al fine di determinare in alta definizione le strutture delle biomolecole. Con questo studio, i 3 ricercatori rispettivamente dell’Università di Losanna (Svizzera), dell’Università di Columbia (USA) e dell’Università di Cambridge (Inghilterra), hanno ottenuto immagini tridimensionali di aggregati molecolari (proteine, DNA, RNA) analizzandone le relazioni spaziale con maggiore facilità rispetto ad un’analisi condotta con metodi dive (cristallografia).
Questo metodo del tutto innovativo può risultare prezioso per lo sviluppo di nuovi farmaci – non a caso esso è frutto di un lavoro iniziato negli anni 50, in un’epoca in cui sono state studiate le prime strutture biomolecolari attraverso i raggi X – segnando così una nuova era per la biochimica.
Questo rappresenta indubbiamente un grande passo non solo per la scienza ma per lo sviluppo di nuovi elementi molecolari che possano tornare utili nel campo medico ai fini di una prevenzione accurata da malattie che sebbene colpiscono una bassa percentuale di abitanti sul pianeta, risultano fatali.