Amici del blog l’artista come sempre, ci troviamo a darvi conto di ciò che sta accadendo nel mondo a 360°, e notizia delle ore 20:25 di questo venerdì 9 giugno 2017, dello streaming libero, stabilito dalla Comunità Europea tramite una legge del nostro Parlamento italiano che diventerà operativa nel primo trimestre del 2018, però bisogna andare con ordine per comprendere correttamente cosa sta accadendo a livello europeo delle telecomunicazioni.
Dallo scorso maggio 2017 era stata approvata – in concomitanza con gli altri parlamenti e governi europei – la possibilità per tutti gli utenti abbonamento ricaricabile, di spostarsi con le proprie SIM all’interno della Comunità Europea, senza avere costi aggiuntivi di comunicazione vocale, sms e navigazione Internet. Fino a maggio scorso, tutti gli utenti con sim abbonamento o ricaricabili, spostandosi all’interno della Comunità Europea, erano costruite ad attivare delle tariffe mensili, o settimanali, in base quindi alla durata della propria permanenza all’interno del paese europeo, per poter comunicare con il Paese di appartenenza, in questo caso ci atteniamo al nostro bel paese, e quindi ai nostri utenti.
Accadeva che per tutte le compagnie telefoniche, da Tim, passando per Vodafone, Wind e gli altri operatori virtuali, che nel momento in cui si varca la soglia del confine si doveva essere muniti di una tariffa che permetteva. Di comunicare con il Paese di appartenenza, avendo attivato precedentemente una tariffa base con minuti, messaggi e internet per poter quindi non sostenere i costi esorbitanti che partivano da €3,50 al giorno.
Dallo scorso gennaio 2017 fu varata dal nostro Parlamento, in accordo con la Comunità Europea, una legge che aboliva definitivamente il roaming, questa legge fu presentata quindi per poi diventare effettiva nel mese di marzo, fu Wind l’operatore arancione dal primo maggio 2017 discorso a rendere libero il roaming per i propri abbonati e SIM ricaricabili, permettendo quindi ai clienti di potersi spostare tranquillamente all’interno della Comunità europea senza sostenere alcun costo e senza essere costretti ad attivare delle tariffe aggiuntive nel momento in cui appunto il cliente si spostava all’interno la Comunità Europea.
Da questo mese di giugno 2017, in riferimento poi alla tanto annunciata e poi ora effettiva fusione Wind tre, anche gli altri operatori Tim e Vodafone, compresi i loro operatori virtuali di appartenenza come ad esempio per Tim CoopVoce, o per Vodafone la neonata Omnitel, daranno la possibilità per sempre, di poter usufruire del roaming free in tutti i paesi della Comunità europea senza alcun costo aggiuntivo.
A livello di telecomunicazioni, ma fondamentalmente anche a livello di civiltà, di cultura, e di libertà di comunicazione, questo è un enorme passo avanti per il nostro Paese, in quanto ci si allinea alla Comunità Europea a tutti gli effetti, per sentirsi in un certo qual modo cittadini del mondo virgola o quantomeno cittadini europei, visto che questa tanto bramata, sognata unificazione europea, certe volte sembra essere soltanto una frase scritta ma poco vissuta, è tutto questo passo dopo passo, sta prendendo Europa un posto almeno sulla carta, un po’ più vivibile.
Successivamente al roaming free, in questa giornata di venerdì 9 giugno 2017, quindi, se arrivati anche lo streaming libero, ma cosa si intende quindi per streaming libero a livello europeo? La risposta è molto semplice, tutti coloro che hanno delle tariffe ricaricabili con l’operatore telefonico statunitense Netflix, spostandosi nella Comunità Europea, potranno tranquillamente continuare a godere del proprio abbonamento, o tariffa ricaricabile dell’operatore televisivo, continuando tranquillamente a seguire i contenuti come ci si trovasse nel proprio paese di appartenenza italiano, senza non soltanto alcun costo aggiuntivo, ma anche la grande possibilità di continuare a godere del proprio servizio televisivo.
Stesso discorso vale anche per la piattaforma televisiva digitale terrestre Mediaset Premium con il suo canale Mediaset Premium o, premium online, e Sky Italia, con la sua piattaforma Sky Go, Sky Go plus, e Sky online on.
Fino ad oggi in effetti tutti gli abbonati delle suddette piattaforme, spostandosi nella Comunità Europea con i propri dispositivi mobili, con i propri PC portatili, erano impossibilitati a collegarsi alla pagina di riferimento del loro abbonamento per godere quindi della possibilità di continuare a visualizzare il proprio pacchetto di appartenenza proprio come se ci si trovasse tranquillamente comodamente seduti nel proprio salotto di casa.
Da oggi quindi un’altra grande conquista livello europeo anche per il nostro Paese, gli italiani quindi potranno spostarti tranquillamente non solo per vacanze ma anche magari per lavoro o semplicemente per puro piacere, nella Comunità Europea e portare con sè la propria passione preferita, la televisione, senza far apparire l’odiosa scritta sito non raggiungibile fuori dal territorio italiano.
Arriva quindi lo streaming libero, non soltanto il roaming, un’occasione di tecnologia, un’innovazione di tutto rispetto, una grande opportunità a livello di Comunità Europea, che ci renderà sicuramente persone più libere anche se sicuramente questa legge alcuni potranno trovarla secondaria, fate molta attenzione, perché in realtà non è proprio così, gli elementi appena elencati in effetti, danno un grande potere di comunicazione sotto ogni punto di vista, senza considerare il fatto che entro il primo trimestre 2018, tutto questo, ossia lo streaming Free Europe, sarà effettivo sotto ogni punto di vista.
Il decreto-legge fine è diventato effettivo ed a livello informatico le piattaforme televisive si stanno uniformando, perché tutto ciò dovrà essere operativo entro il primo trimestre del 2018, il primo a partire dovrebbe essere la piattaforma televisiva statunitense è sbarcato ormai da qualche anno in Italia, Netflix quindi darà il calcio d’inizio a questo streaming libero in Europa per tutti i cittadini europei quindi sarà un pochino più semplice sentirsi a casa.