Dopo l’analisi dettagliata di circa 200 campioni di insetticidi, i ricercatori sono giunti alla conclusione che ultimamente la produzione del miele – tipico alimento che in qualche modo dà dei benefici ai suoi consumatori – è compromessa dai neonicotinoidi, classe di insetticidi simili ala nicotina che non solo provocano danni al prodotto finale ma causano anche la morte delle api, unici produttori di miele.
Secondo quanto riportato dalla rivista “Focus”, il biologo Alex Aebi, proveniente dall’Università di Neuchâtel (Svizzera), ha chiesto a quasi tutta la popolazione almeno un campione di miele raccogliendone così centonovantotto, pronti ad essere testati ed analizzati. Il biologo allora ha scoperto che gran parte del miele di tutto il mondo risulta essere contaminato in una percentuale più o meno alta di stato in stato. La cosa più preoccupante però è stata la scoperta di una forte presenza di insetticidi ben superiori alla norma, quantità letale per le api poiché va a ridurre direttamente le loro funzioni cerebrali portandole alla morte.
Nel 2014 uno studio globale sui neonicotinoidi – ancora – ha rivelato che il continuo uso di questi insetticidi in campo agricolo non solo intacca la produzione di miele ma distrugge anche il sistema di produzione del cibo in generale. Sarebbe allora buona norma salvaguardare al meglio il settore agricolo al fine di garantire benessere e salute ai consumatori e sicurezza nel mondo dei contadini che con tanti sacrifici quotidianamente permettono a gran parte del mondo di poter avere a tavola prodotti naturali e sani, frutto del loro duro lavoro.