“Non troverete mai la pace della mente fino a che non ascolterete il vostro cuore” : questa è una delle più belle e significative citazioni di una delle icone pop più rappresentative degli anni 80’ e 90’, George Michael che, autore della famosissima “Last Christmas”, è venuto a mancare proprio il giorno di Natale all’età di 53 anni. Nel corso della sua carriera, l’artista ha venduto oltre 100 milioni di dischi.
In base alle ricostruzioni della polizia britannica, le cause del decesso non sarebbero sospette mentre secondo il manager Michael Lippman esse sarebbero riconducibili ad un problema cardiaco e precisamente un infarto. Ripercorrendo le tappe fondamentali della vita dell’artista, ci si rende conto chiaramente del valore indiscusso della sua musica e di come essa abbia influenzato le giovani generazioni per almeno due decenni.
Nato a Goring – on – Thames, a nord est di Londra, il 25 giugno 1963, Georgios Kyriacos Panayiotou, in arte George Michael, ha iniziato la sua carriera musicale insieme al chitarrista Andrew Ridgeley nel duo pop Wham! , inizialmente sotto l’etichetta discografica “Innervision”. In questa prima fase, il duo raggiunge i primi importanti traguardi grazie a brani come “Wham Rap”, “Young Guns” e soprattutto “Tropicana”. Dopo aver abbandonato l’etichetta discografica “Innervison” per difficoltà legate al contratto, George Michael ed Andrew Ridgeley proseguono insieme il loro percorso musicale sempre come Wham! con la nuova casa discografica “CBS”. In questa seconda fase, gli Wham! riscuotono un grande successo inizialmente nel 1984 con l’album “Make It Big”, attraverso il quale raggiungono la popolarità in tutta Europa. All’interno dell’album emergono brani come “Wake me up before you go go”, “Freedom”, “Careless Whisper” ed “Everythinh she wants”. Dopo due anni, nel 1986 i due artisti pubblicano l’album “The Final” , raccolta dei loro successi, comprendente brani come “The edge of heaven”, “Where did you heart go” ed il classico natalizio “Last Christmas”.
A questo punto, George Michael avverte l’esigenza di dare una svolta decisiva alla sua musica, decidendo di intraprendere la carriera da solista. Spinto dall’intento di riformare il suo genere musicale, George Michael duetta nel 1986 con la cantante soul Aretha Franklin nel brano “I knew you were waiting (for me)” e l’anno successivo pubblica il suo primo album da solista “Faith”, per promuovere il quale si esibirà in un tour di due anni, riuscendo a vendere più di 17 milioni di copie del suo album. Un altro momento particolare nel percorso artistico di George Michael è segnato dalla pubblicazione del suo secondo album “Listen without prejudice, Vol. 1″. Da un lato, questo nuovo album rivela una maggiore maturità dell’artista per la quale quest’ultimo si fa apprezzare anche dal pubblico più esigente, combinando talento, spettacolarità ed abilità canora; dall’altro la scelta del cantante di eclissarsi mediaticamente, rinunciando a video ed interviste, oltre che ad apparire in pubblico, determina conseguenze negative sul piano squisitamente commerciale. Infatti il numero di copie vendute cala sensibilmente rispetto ai successi precedenti, con solo 8 milioni di copie.
Ma se l’album “Listen without prejudice” presenta luci ed ombre, George Michael ritorna alla ribalta nel 1991 grazie al duetto con Elton John, suo punto di riferimento artistico, nella famosissima “Don’t let the sun go down on me”, con il quale raggiunge il primo posto in classifica in Gran Bretagna. Un altro momento significativo nella carriera dell’artista giunge proprio l’anno successivo, nel concerto tributo alla storica voce dei Queen Freddie Mercury, il “Freddie Mercury Tribute Concert”, in cui lo stesso George Michael è protagonista, duettando con i Queen e Lisa Stansfield nel brano “These are the days of our lives”. In questa occasione tra l’altro, egli si distingue per una spettacolare interpretazione del brano dei Queen “Somebody to love”.
Successivamente George Michael, dopo un periodo di silenzio durato quattro anni e dovuto a delle controversie con la nuova casa discografica “Sony” che nel frattempo era subentrata alla “CBS”, pubblica nel 1996 l’album “Older”, da cui sono estratti sei singoli, tra cui la ballata “Jesus to a child”, e due anni dopo un altro album dal titolo “Ladies and Gentlemen – The best of George Michael”, raccolta dei suoi successi più significativi. Del 1999 è invece l’album “Songs from the last century” in cui il cantante interpreta in modo personale alcuni brani di Nina Simone, Frank Sinatra e i Police. In seguito ai duetti con Stevie Wonder e Whitney Houston, rispettivamente nel 1998 e nel 2000, George Michael pubblica nel 2004 il suo ultimo album di canzoni originali, dal titolo “Patience”. Il 2006 è un momento importante nel percorso artistico di George Michael che celebra i suoi 25 anni di carriera pubblicando la raccolta “Twenty Five”, composta da due CD, per un totale di 29 tracce. La raccolta raggiunge il primo posto in Grecia, il secondo in Italia e il terzo in Svezia e Irlanda. Nel corso del tour dedicato alla sua raccolta, il “25 Live Tour”, iniziato nel 2006, George Michael si esibisce in 41 paesi, tra cui l’Italia (a Milano, Padova, Lucca e Roma).
Dopo aver considerato la possibilità di un ritiro dalla scena musicale, George Michael ritorna sui suoi passi, decidendo di esibirsi nel 2011 in un tour mondiale con un’orchestra sinfonica, il cosiddetto “Symphonica Tour”. Nell’occasione, George Michael è costretto ad interrompere il tour per via di una grave forma di polmonite per la quale viene ricoverato a Vienna e successivamente dimesso alla fine dell’anno. Dopo essersi esibito nella cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra del 2012 proponendo “Freedom” e “White Light”, il cantante decide di riprendere il “Symphonica Tour” interrotto alcuni mesi presi ma, a causa del suo precario stato di salute, si vede costretto ad annullare alcune tappe. Infine, nel 2014 George Michael ritorna nuovamente in scena pubblicando l’album “Symphonica”, comprendente i successi dell’omonimo tour e grazie al quale raggiunge il primo posto nella classifica di vendite di iTunes.
George Michael è stata una star indiscussa nello scenario musicale internazionale per oltre due decenni e il contributo che ha offerto al mondo della musica è di primissimo rilievo, considerando il fatto che il cantante britannico è stato un pioniere che ha rappresentato un punto di riferimento soprattutto per le nuove generazioni di cantanti e non solo in Gran Bretagna. Attraverso il suo stile canoro, dalla voce potente ma anche melodica e raffinata, George Michael ha saputo conquistare nel corso della sua carriera milioni di fan in tutto il mondo. E questo mio articolo vuole essere un modo per ricordare uno dei protagonisti che hanno segnato la storia della musica internazionale negli ultimi decenni.
A cura di Lorenzo Rizzelli