Giorni di tensione bellica.
Martedì scorso, l'umanità è stata in grado di uccidere circa 80 persone e ferirne 500. Nel modo più crudele che esista, ovvero, con un attacco chimico. Costoro che hanno recato questo danno a dir poco barbaro, hanno utilizzato delle bombe al “gas nervino”. Ma ancora non è chiaro di chi sia la firma. Non è la prima volta nella storia che si usa del gas nervino in “guerra”, in quanto anche nel Golfo Persico nel 2001, periodo di tensione bellica vi si faceva utilizzo di tale sostanza.
Oggi l'Europa e la Turchia, riconoscono Donald Trump come il giustiziere della pace. Il presidente degli States, questa notte alle ore 3:40 dopo una cena col presidente cinese Xi – Jinping, ha deciso di fare giustizia alle vittime di Khan Sheikhoun. Dunque fare giustizia, lanciando 59 missili Tomahawk contro la base aerea siriana Shayrat. Dopo l'attacco, Donald Trump rilascia un'intervista confermando il raid in Siria e definendo Assad un “dittatore”.
putin dice: “aggressione a stato sovrano”
La Russia, dunque accusa gli USA per questo gesto poco diplomatico. Vladimir Putin storico alleato del governo Assad, afferma: “complicazioni rapporto USA – Russia”. In quanto la Russia ritiene che prima di far tutto ciò, gli USA avevano il dovere di convocare l'ONU. E ancora i russi, accusano gli USA poiché non è vero ciò che l'intelligence americana afferma, ovvero, che l'attacco chimico sia stato ordinato da Assad.
Oltre alla tensione tra USA e Russia, anche l'Iran ritiene un gesto poco ortodosso quello fatto da Donald Trump. Alle 15:02, Vladimir Putin ha presieduto una riunione del consiglio di sicurezza e dunque ha confermato questa tensione o meglio questo distacco con gli Stati Uniti d'America.
I missili Tomahawk
Dopo il lancio effettuato mediante un razzo, o un motore ausiliario a razzo, sui lati del Tomahawk si aprono delle alette. Nel giro di pochi secondi il razzo si spegne ed entra in funzione la turboventola del missile. Mentre il Tomahawk sfreccia a ottocento chilometri l'ora, il suo sistema guida lo mantiene sul bersaglio con l'ausilio di un radar-altimetro.