Recentemente ha avuto luogo presso i saloni del Grand Hotel Plaza a Roma la presentazione del libro “Il mondo senza internet” di Antonio Pascotto edito da Male Edizioni di Monica Macchioni.
Oltre all’Autore hanno parlato: il regista del film Sconnessi, Christian Marazziti; l’economista Fabio Verna; la psicologa e criminologa Flaminia Bolzan; Massimo Artini, politico ed esperto di Internet; Clemy Striano, artista e la lettura di alcuni brani del libro sono state affidate all’attore Massimiliano Buzzanca.
Il libro di Antonio Pascotto si inizia a sfogliare come un romanzo. Svegliarsi una mattina e scoprire che, per motivi di sicurezza internazionale, Internet è stato bloccato per sempre. Succede al protagonista del racconto che, da un giorno all’altro, come tutti, ora si sente straniero in un villaggio che di globale non ha più niente. La vita di milioni di persone viene sconvolta.
Antonio Pascotto dipinge con grande abilità uno scenario da “anno zero” in cui non resta più nulla della grande rivoluzione digitale e delle trasformazioni socio-economiche e culturali generate con il passaggio dalla tecnologia meccanica ed elettronica di tipo analogico a quella degli elaboratori computerizzati
Senza Internet sono andati in fumo sviluppo tecnologico e digitale, Web, connessioni, applicazioni, domotica, automazione e robotizzazione, streaming, YouTube, WhatsApp, Facebook, Twitter. Niente più foto su Instagram, niente Cloud, niente e-mail.
Per spedire una lettera occorre tornare a fare la fila all’ufficio postale e per un bonifico bisogna recarsi necessariamente in banca.
Nessun acquisto online: Amazon deve vendere i suoi prodotti come si faceva un tempo con Postalmarket e TripAdvisor è solo un ricordo.
Di conseguenza la gente, per programmare i propri viaggi, torna ad affollare le agenzie di viaggi e e torna anche aq comprare giornali e riviste ed altro nelle edicole.
Della grande rivoluzione digitale e delle trasformazioni socio-economiche e culturali generate con il passaggio dalla tecnologia meccanica ed elettronica di tipo analogico a quella degli elaboratori computerizzati non resta più nulla e tutto ciò è come un salto indietro nel tempo.
L’autore ne approfitta per soffermarsi su un mondo, quello di Internet, fino ad oggi messo in discussione per il pericolo di una eccessiva intossicazione da bit: troppi sms, troppi social, miliardi di dati nelle mani delle big tech.
Dallo scandalo Facebook, con la violazione di milioni di profili da parte della società britannica Cambridge Analytica, alla quiete digitale, Antonio Pascotto si pone una serie di interrogativi sugli effetti della tecnologia e sull’utilizzo di smartphone e social network.
Lo fa con uno sguardo rivolto ai più giovani che si erano illusi di vivere nel migliore dei mondi possibili e adesso devono fare i conti con il mondo senza Internet e d conseguenza loro sono sconvolti mentre l’Autore, in fondo. non è poi così disperato.
A “volo d’uccello” nel suo intervento in sala ha anche accennato anche al “deep web”, l’insieme delle risorse informative del World Wide Web non indicizzate dai normali motori di ricerca, che in molti casi rappresenta la parte oscura e per alcuni aspetti vergognosa del Web in quanto sono vi fanno parte siti illegali e di questa categoria fanno parte siti pedo-pornograficio, commercio e produzione illegale di droghe e armi, siti sottoposti a censure governative, attività malavitose fraudolente.
Christian Marazziti, regista del film Sconnessi, dichiara: “Quello che avete tra le mani è un libro che vi lascerà con il fiato sospeso. Tra finzione e realtà vi farà comprendere che la Rete deve essere usata come uno strumento per migliorare la vita reale, anziché trasformarla in un suo surrogato. Il mondo senza Internet ci aiuta a fermarci, a invertire la rotta prima che sia troppo tardi”.
La sala stracolma quasi all’inverosimile ha visto la partecipazione di molti personaggi del mondo del giornalismo, della letteratura e dello spettacolo.
Tra i volti noti lo scrittore Gaetano Savatteri, il giornalista sportivo Rai Amedeo Goria, il vicedirettore di News Mediaset Fabrizio Summonte, Daniele Rotondo del Tg2, Marina Como di Porta a Porta, Vittoriana Abate, della stessa scuderia guidata da Bruno Vespa, l’attore Mario Zamma, il produttore e attore Nicola Canonico, il procuratore Antonio Laudati, l’inviata del settimanale Chi Giulia Cerasoli, l’attrice Eliana Miglio, i giornalisti Mediaset Fabrizio Falconi, Fabio Marchese Ragona, Alessandro Tallarida, Lucrezia Agnes, Monica Coggi, Silvia Santalmassi, Fabiola Mosciatti, Graziano De Franco, i giornalisti Giovanna Bove e Antonello Cavaliere, Paola Pisani, Daniela Chessa, la giornalista Annalisa Perla, Angelo Picariello di Avvenire, Maria Teresa Squillaci, l’attore Vincenzo Bocciarelli, l’onorevole Gianfranco Rotondi, l’attore Max Partexano, il giornalista Ruggiero Capone, Vincenzo La Manna, l’avvocato Antonella Sotira, i cantanti Giò Di Sarno e Gerardo Carmine Gargiulo, Carola Assumma, Luigi Laura, il giornalista Rai Antonio Caggiano, la giornalista Rai Lucilla Rizzo, Paola Corrado, Antonella Di Vizia, Manuela Gentilin, Nadia Contino, Marco Petrillo, Leonardo Rafaniello, Natalino Candido, Roselyne Mirialachi, Domenico Panese del Coisp Polizia di Stato, il giornalista Maurizio Pizzuto, la scrittrice Maria Pia Cappello, Sara Pastore, il manager Giacomo Marra e molti altri.
Antonio Pascotto è nato a Monterotondo il 27 novembre 1962 e la sua carriera inizia in radio e tv private di Avellino. Da settembre 1991 a marzo 1993 lavora nella redazione del quotidiano Il Roma di Napoli. Il 1º luglio 1993 entra far parte della redazione romana del TG4 diretto da Emilio Fede. Il 14 settembre 1995 diventa giornalista professionista. Realizza speciali e servizi per il telegiornale.[1] È a New York per i reportage sugli attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono e in Polonia per l’ultimo viaggio apostolico di Papa Giovanni Paolo II nella sua terra d’origine nell’agosto del 2002. Segue l’attività di governo e nel 2008 diventa giornalista di stampa parlamentare. Diventa caporedattore e conduce nel 2010 la rassegna stampa, con la lettura delle prime pagine dei principali quotidiani italiani, e nel 2011 l’edizione delle 11.30 del TG4. Il 14 novembre 2011 entra nella redazione politica di NewsMediaset. Dal novembre 2011 è caporedattore del canale all news Mediaset, TGcom24.