Dopo una vita spesa sul campo da basket, la campionessa statunitense Candice Wiggins si ritira dalla WNBA.
Ma non lo fa con il sorriso di chi ha vissuto la propria carriera serenamente: infatti, all’ alba dei suoi trent’anni, ammette di essere stata lungamente vittima di molestie dalle compagne di squadra.
Il motivo?
Non era gay. Può sembrare paradossale, ma la Wiggins è stata oggetto di violenze fisiche e verbali dalle compagne che non accettavano il suo orientamento sessuale.
Insulti e gelosie oscuravano i suoi successi tanto che ha deciso di lasciare lo sport che amava di più, nonostante le fossero stati offerti altri due anni di contratto.
La giocatrice ha dichiarato che la maggior parte delle giocatrici della WNBA sono gay e non tollerano la sua “diversità” sia in campo che fuori.
Candice non punta il dito contro nessuno, mira solo a superare la vicenda e a crescere grazie ad essa, sperando che questo messaggio di pace faccia riflettere le sue aguzzine (che per il momento negano ogni riferimento ad atti di bullismo nella WNBA).
A breve uscirà un libro scritto dalla stessa Wigins nel quale apprenderemo ulteriori particolari.