Artemisia Gentileschi nacque a Roma nel Luglio del 1593. Era figlia del famoso artista Orazio Gentileschi che seppe riconoscerne le straordinarie doti artistiche. Essendo però una ragazza, alla giovane Artemisia era precluso sia ricevere un’istruzione adeguata sia frequentare un’accademia di disegno.
La sua formazione artistica si deve infatti al padre che le trasmise la capacità di osservare e ritrarre le cose dal vero.
Presso la bottega paterna, Artemisia ebbe anche modo di conoscere personalmente alcuni artisti dell’epoca; mi riferisco in particolare a Caravaggio perché è proprio nella Roma caravaggesca del Seicento che Artemisia mosse i primi passi come pittrice.
Ben presto riuscì a sganciarsi dalla figura del padre e ad acquisire quell’autonomia che le permise di spostarsi da Roma a Firenze e poi a Napoli dove morì nel 1552 circa.
A renderla una pittrice di grande fama fu soprattutto la sua abilità nel ritrarre il corpo umano, in particolare quello femminile.
La mostra “Artemisia Gentileschi e il suo tempo”ospitata al Museo di Roma, oltre a ripercorrere le tappe fondamentali della vita della grande pittrice ha lo scopo di far conoscere ai visitatori l’ambiente artistico dell’epoca mettendo in dialogo le opere di Artemisia con quelle di artisti suoi contemporanei.