Il 30 Luglio per festeggiare l'ascesa al trono del re Mohammed VI anche quest'anno l'ambasciata del regno del Marocco ha organizzato un ricevimento presso i meravigliosi giardini di Villa Aurelia al Gianicolo.
Ad accogliere gli invitati Sua eccellenza l'ambasciatore del regno del Marocco, Hassan Abouyoub, con la consorte ed altre importanti autorità.
La cerimonia si è aperta ufficialmente all'interno della bellissima Villa Aurelia con il discorso dell'Ambasciatore doppo che sono stati suonati i rispettivi Inni Nazionali (Italia e Marocco).
Ha concluso ringraziando gli invitati per aver condiviso insieme questo momento di altissima tradizione e inviando un messaggio di pace e collaborazione reciproca.
Al termine del breve discorso gli ospiti hanno potuto assaggiare alcuni dei più famosi e deliziosi piatti tipi del regno del Marocco, accompagnati da musica tradizionale marocchina.
Il ricevimento offerto dall'Ambasciatore Hassan Abouyoub è stato caratterizzato dalla presenza di rappresentanti del Governo italiano, Ambasciatori, leader politici, ufficiali militari e tante altre personalità del mondo culturale, economico e sociale.
La “FESTA DEL TRONO” (in arabo “Aid Al ‘Arch“) è E' una delle feste più importanti in Marocco, che commemora il giorno in cui Mohammed VI divenne re del Marocco, il 30 luglio del 1999.
Il 23 luglio del ‘99 il re Hassan II morì lasciando il trono nelle mani del figlio trentacinquenne che ufficialmente ne prese le redini sette giorni più tardi con il nome di re Mohammed VI. È il diciottesimo sovrano della dinastia alawita. La data cambia ogni volta che viene proclamato un nuovo sovrano
In Marocco i festeggiamenti sono eccezionali e tutta la comunità si prepara ad accogliere questo giorno con grande coinvolgimento. Tutte le città, dai più piccoli villaggi ai grandi centri, profumano di festa e di abbellimenti, i canali televisivi sono sintonizzati sull'evento. Basta girare tra i locali per capire la profonda importanza di questo giorno per i marocchini.
Per l'occasione il re Mohammed VI fà il suo discorso solenne in cui generalmente elenca gli obiettivi fissati per l'anno a venire. Segue la Bey'a, la sfarzosa cerimonia di obbedienza e fedeltà al sovrano, caratterizzata da cortei con cavalli bardati, musica e danze.
Come sempre il re, che indossa il suo tradizionale abito bianco, attraversa . Ci pensano i suoi servitori a proteggerlo dal caldo con un ampio parasole. Il popolo, i ministri, i parlamentari, tutti, si inchinano al suo passaggio in segno di sottomissione.
Tra l'altro è usanza ormai consolidata dare la grazia a un migliaio di carcerati che, nel giorno della festa nazionale, vengono liberati.
Dalla sua ascesa al Trono nel 1999, il Re del Marocco, Mohammed VI, si è pubblicamente identificato nella causa delle riforme e la modernità ribadendo i principi di democrazia e di pluralismo, segnalando che le riforme sarebbero state il suo più importante lascito, con lo scopo di rafforzare l'applicazione della legge e le pratiche democratiche in Marocco.
Sua M.S. Mohammed VI ha alle spalle una grande e solida educazione. Laureato in giurisprudenza all'Università Mohammed V di Rabat, ha poi conseguito il dottorato all'università di Nizza-Sophia Antipolis con una dissertazione dal titolo “Cooperazione tra la Comunità Europea ed il Marocco”.
È reputato un modernizzatore per le numerose politiche atte ad emancipare la nazione, soprattutto in campo di diritto familiare.
Il 21 marzo 2002 Mohammed VI ha sposato l'informatica Salma Bennani, originaria di Fez, che con le nozze è diventata principessa (per la prima volta nella storia della monarchia alawita) col nome di Lalla Salma. L'8 maggio 2003 la principessa ha dato alla luce il primogenito della coppia, il principe ereditario Mulay Hassan. Il 28 febbraio 2007 è nata la principessa Lalla Khadija, secondogenita della coppia reale.
Amatissimo dal popolo non soltanto per il cambiamento importante e l'impulso che ha dato al paese ma anche per le sue qualità umane e le doti comunicative.
Tra le numerose onorifiscenze S.M. Mohammed VI è stato decorato Cavaliere di Gran croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Sotto la sua guida il Marocco si è trasformato in un centro di importanza fondamentale nel mediterraneo.