Valentino Garavani una “icona” della moda internazionale. Sicuramente questo stilista ha contribuito e ha lasciato una forte impronta nel mondo della moda per il suo stile e le sue inconfondibili creazioni. E’ uno dei grandi nel panorama internazionale dell’Alta Moda.
Ha sempre avuto un unico obiettivo quello di rendere le donne eleganti e belle. La sua carriera e’ durata 45 anni ed e’ iniziata da giovanissimo dove appena diciassettenne nel ’50 parte da Voghera per studiare a Parigi, studia alla Chambre Syndicale de la Couture e fa il concorso indetto dalla Segreteria Internazionale della Lana che gli da l’opportunita’ di entrare a far parte dell’atelier di Jean Dessès, il quale ne apprezza la velocita’ nel disegnare figurini. Durante un viaggio in Spagna, a Barcellona scopre il colore rosso la sua vera passione. Un colore tra le tonalita’ dell’arancio e del rosso, che segnera’ la sua carriera e i suoi abiti “Rosso Valentino”. Viaggia spesso all’estero.
Inizia ad avere una sua rubrica sulla moda su un giornale femminile. Lavora poi nell’atelier di Guy Laroche e conosce molte donne famose come Michelle Morgan, la regina Federica di Grecia, Brigitte Bardot, Francoise Arnault , Jane Fonda, e la mannequin Bettina.
Con l’aiuto del padre apre una prima sartoria a Via Condotti e collabora con Debenham & Freebody, un magazzino inglese, creando nel 1962 il prêt à porter ed e’ da qui che la sua fama si espande enormemente.
Il marchese Giorgini durante una sfilata a Palazzo Pitti fa sfilare i modelli Valentino collezione autunno-inverno e i compratori stranieri decretano il suo successo.
La stampa americana e Vogue gli dedicano spazio sui loro giornali.
Nel ’60 ormai e’ conosciuto ed in auge e la maison dello stilista e’ visitata da personaggi di prestigio come Jaqueline e Kennedy e la principessa di Liegi.
Disegna le divise per gli assistenti di volo della TWA. Qualche anno dopo e’ premiato con il Neiman Marcus Award di Dallas, equivalente all’Oscar della Moda, e il Martha Award di Palm Beach.
Presenta la prima collezione Valentino Uomo che apparira’ nelle sfilate negli anni Settanta. Le sue creazioni appaiono su copertine di riviste famose come Life e Time. Apre boutique in Svizzera a Ginevra, Losanna e poi negli Stati Uniti, a New York. E’ prodotta anche una macchina con la sua griffe la Alfa Sud Valentino metallizzata con il tetto nero.
Nella sua sfolgorante carriera riceve molti riconoscimenti, in Campidoglio il premio “I sette re di Roma”, uno scrittore Franco Maria Ricci presenta il libro sulla vita e le produzioni dello stilista, nel 1984 riceve un importante riconoscimento per i 25 anni di moda e viene ricevuto da Pertini al Quirinale.
Il suo progetto l’Atelier delle illusioni, mostra espositiva a Milano, fa vedere tutte le sue creazioni indossate dai cantanti alla Scala. Il presidente Pertini le riconosce l’alta onoreficenza di Grande ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica e in seguito sara’ nominato Cavaliere di Gran Croce da Cossiga. Anche il sindaco di Beverly Hills donera’ le chiavi d’oro della citta’ per il “Valentino’s day” e Washington donera’ il premio N.I.A.F. per il contributo apportato al mondo della moda. Per le Olimpiadi a Los Angeles (la boutique più grande che ha aperto) disegnera’ le tute degli atleti italiani.
Negli anni ‘80 nasce a Roma “l’Accademia Valentino”, dove si susseguono eventi artistici e culturali e l’associazione L.I.F.E che nasce per il sostegno della ricerca contro l’Aids e i malati.
Nel 1991 festeggia i suoi trenta anni di moda con un cortometraggio sulla sua vita e opere e il sindaco di Roma organizza una mostra importante ai Musei Capitolini con i bozzetti e foto di moda dei modelli dello stilista mentre l’Accademia Valentino espone trecento abiti sue creazioni in mostra.
A New York la mostra “Trent’anni di magia” ricava proventi che verranno donati da Valentino al New York Hospital per la costruzione di una nuova ala del centro contro l’Aids.
In seguito inaugura in Cina a Pechino una importante manifestazione del Tessile. Ma Valentino e’ anche un costumista teatrale e produce abiti per il “Dream of Valentino” ispirato a Rodolfo Valentino, e nel 1995 alla Stazione Leopolda a Firenze riceve il “Premio speciale all’arte nella moda”.
Nel 2005 gli viene conferita in Francia la Legione d’Onore.
Valentino poi decide di vendere, seppur a malincuore, il suo marchio alla tedesca HDP. Dopo 45 anni nel 2008 lascia la casa Valentino Fashion Group.
Il regista Matt Tyrnauer gira un film-documentario sulla sua vita “Valentino: The Last Emperor” che racconta la fantastica carriera di questo stilista condivisa con il suo compagno di vita e di affari Giancarlo Giammetti.
Valentino si ispira all’Africa per la prossima stagione.
La collezione di Parigi Primavera-Estate 2016 punta sullo stile esotico, e quindi sulla selvaggia e tribale Africa. E’ una collezione fantastica dove si mescolano i capi di alta moda al pret-a-porter.
Nelle sue sfilate di quest’anno (a cura di Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli) si vedono abiti che ricordano i colori dei paesaggi selvaggi africani, le acconciature composte di treccine e rasta, i sandali bassi con i lacci, gli abiti con tutte le sfumature dal beige al marrone al nero, con ricamate e raffinate trasparenze ornati da colli e maniche impreziosite da piume e collane di conchiglie, bracciali in ceramica in molti modelli e disegnati in collaborazione con Alessandro Gaggio. Anche le borse sono decorate con colori dal nero a tutti i toni del marrone, con motivi etnici, conchiglie, maglie senza maniche a collo alto e frange, e maglie che ricordano le tribù dei Masai. Questo stile Masai riaffiora nelle maglie e nei gioielli. Essi sono bianchi oppure oro scuro e marrone scuro.
La classe e lo stile di Valentino si vedono anche in questa collezione raffinata e che riporta ai primordi delle tribu’, ai nostri progenitori.
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