Simbolo imponente del capoluogo toscano, la cupola della cattedrale di Santa Maria del Fiore ideata da Filippo Brunelleschi vide il suo compimento esattamente 580 anni fa, dopo circa sedici anni di lavori e progetti ( fu iniziata il 7 agosto del 1420) e festeggia il suo compleanno, venendo ancora oggi definita cupola, quando però in realtà cupola non è: infatti il Brunelleschi durante il progetto e la costruzione dell’opera non sfruttò in alcun modo le centine, ossia le provvisionali strutture su cui le costruzioni di solito poggiavano per riuscire a “stare in piedi” durante i lavori e che venivano rimosse solo a opera finita; l’artista, estremamente coraggioso, decise invece di rivoluzionare questa tecnica, e non utilizzare nessun prototipo ausiliare, ma di unire due volte a pianta quadrata costruite posizionando i mattoni “a spina di pesce” tramite un esatto calcolo dell’inclinazione delle pareti, in modo da permettere alla volta finale di reggersi autonomamente, cosa che, altrimenti, senza centine non sarebbe potuta accadere.
La cupola del Brunelleschi rimane la più grande opera europea costruita dall’epoca Romana ed è possibile visitarla, godendo, una volta arrivati in cima, della meravigliosa vista a 360° sulla stupenda città di cui è fiero vessillo.